“Bellezza d’amare”. Il Trentino, così nascosto, così affascinante. Il nuovo stile in Trentino è il ritiro nella natura, palafitte a ridosso della foresta. dove si dorme accanto a pini, abeti e larici e si gusta una cucina naturale. 

DI GIUSEPPE DE PIETRO

Con l’arrivo del caldo estivo, soprattutto quando questo si fa opprimente, il pensiero vola spesso all’aria di montagna e al refrigerio che è possibile trovare all’ombra delle splendide montagne del nostro paese. Il Trentino, regione settentrionale dell’area del Triveneto, poco popolosa ma ricca di bellezze naturali e paesaggi mozzafiato, è da sempre in prima fila tra le regioni preferite per trascorrere rilassanti periodi di vacanza.

Janine Patitucci playing with a cow along the trail beneath the Geisslergruppe in the Villnoss Valley

Il Trentino in ogni stagione riserva delle sorprese, spettacoli naturali unici e luoghi inaspettati. E quando le nevi in quota si sciolgono gonfiando di acqua torrenti e sorgenti, questo è il momento più consigliato per osservare lo spettacolo di decine di cascate in ogni vallata. Basta abbandonare i percorsi più frequentati e scegliere di camminare lungo sentieri meno battuti per scoprire, in tutte le valli del Trentino, tanti luoghi nascosti dove si è subito circondati dal silenzio, accompagnati soltanto dai versi degli animali e degli uccelli o dallo scrosciare di un corso d’acqua, piccole gemme immerse nella spettacolare natura del Trentino, pronte a stupire ed incantare.

Il Canyon dell’Orrido di Ponte Alto, al limite della città di Trento, è un posto spettacolare recentemente riaperto al pubblico dopo un attento lavoro di messa in sicurezza. È stupefacente immergersi in questa gola scavata nei millenni dal torrente Fersina, tra cascate alte oltre 40 metri e strati di roccia rossa accompagnati dalle guide che spiegano l’ambiente particolare di questa forra e la storia dei sistemi di regimazione delle acque qui realizzati fin dal Medioevo per proteggere la città da improvvise piene.

A nord di Trento merita una visita il Monte di Mezzocorona, una delle terrazze naturali più rinomate per ammirare dall’alto la Piana Rotaliana. Ci si arriva dal paese di Mezzocorona a piedi, lungo un sentiero o percorrendo una via ferrata che risale la gola del Burrone Giovannelli, oppure con la funivia. Una volta raggiunto il Monte si può camminare fino al rifugio Malga Kraun seguendo il percorso “Magia del Bosco” con le sue opere d’arte intagliate nel legno e ammirando il grande abete a candelabro, un vero monumento vegetale.

La forra del Limarò si trova nei pressi di Comano Terme: è qui che il fiume Sarca ha inciso nella roccia una gola che fa pensare ad un elegante scultura, lavorata dall’incessante scorrere dell’acqua. Per ammirarla, si percorre un itinerario ad anello che permette di camminare, non senza qualche scarica di adrenalina, su passerelle sospese sopra ambienti naturali selvaggi ed intatti. E i più avventurosi possono percorrere in discesa il corso del fiume con le guide alpine tra cascatelle salti e scivoli d’acqua naturali fino alla località di Sarche in Valle dei Laghi.

Un’ulteriore esperienza è la Valle del Rio Cavallo, sull’Alpe Cimbra: un percorso tra verdeggianti angoli segreti e piccole cascate che accompagnano il visitatore in un ambiente totalmente wilderness.

Tra questi luoghi nascosti e carichi di fascino ci sono anche alcune cascate. In Valle di Ledro, c’è un luogo antico e selvaggio, dal nome evocativo e un po’ misterioso: la cascata del Gorg d’Abiss sorprende anche l’esploratore disincantato, apparendo d’improvviso, inaspettatamente, come se l’acqua sgorgasse direttamente dalla roccia; un angolo segreto, eppure alla portata di tutti.

Nel Parco Adamello – Brenta, anche le Cascate del Pison in Val di Sole sono un gioiello custodito nell’ambiente naturale della verde Val Meledrio.

Più a sud, nel Garda trentino, si trova la Cascata del Varone: la sua magia ha persino ispirato alcuni passi del romanzo “La montagna incantata”, il capolavoro di Thomas Mann che ammirò gli spettacolari giochi d’acqua tra le rocce in occasione di un soggiorno gardesano.

In Val Rendena, le cascate di Vallesinella, a pochi minuti da Madonna di Campiglio sono un paradiso per gli amanti della wilderness. Le cascate di mezzo, con quelle alte e quelle basse, tutte facilmente visitabili, fanno parte del percorso avventuroso che l’acqua compie prima di raccogliersi nel torrente Sarca.

Nel Trentino, dormire a portata di bosco affacciati su laghetti naturali ritornando alle rudi  casette sull’albero alla Tom Sawer, o i rifugi da eremiti tutti meditazione e scomodità. È proprio il contatto stretto con gli alberi e i suoi abitanti, che sono i protagonisti di una vacanza antistress e riossigenante. Una vera e propria tendenza made in Alto Adige che vede le strutture avvicinarsi in punta di piedi alle foreste per trarne ispirazione ed energia su tutti i fronti. Dal design che si adatta all’habitat ai materiali naturali, passando per la cucina aromatica e la Spa con saune-chalet e rituali tra gli alberi.

Quando d’estate in città fa troppo caldo e si cerca un posto rilassante e fresco per passare un week end o una settimana di relax, una vacanza in Trentino a luglio potrebbe essere la scelta giusta per rinvigorirsi e smaltire lo stress accumulato.


In estate è molto conveniente in quanto vengono proposte molte offerte dagli hotel, che prestano attenzione alle esigenze di tutti con pacchetti vacanza dedicati ai giovani, alle famiglie ed agli anziani. Tanta natura, aria fresca, tranquillità, sport e salute, abbinati ad un’alimentazione tipica, contribuiscono a fare del Trentino Alto Adige una meta di viaggio da non perdere.

Essendo anche il Trentino con diverse zone termali famose, molti hotel sono forniti di centro benessere e piscina interni alla struttura. Solitamente le vasche sono all’aria aperta, per godersi lo spettacolo naturale offerto dalle montagne delle dolomiti, rimanendo rilassati dentro una piscina riscaldata. A volte poi gli alberghi mettono a disposizione dei clienti anche altre strutture di benessere come le saune, bagni di vapore, vasche idromassaggio, sedute di massaggi e palestre fitness.

Degni di particolare interesse sono i numerosi percorsi per biciclette per muoversi in totale libertà nei bellissimi boschi presenti, alcuni molto facili e percorribili da chiunque, altri più impegnativi per gli amanti della mountain bike.

Moltissime sono anche le escursioni guidate o i sentieri percorribili tranquillamente a piedi che vi porteranno ad esplorare la natura ed i magnifici paesaggi montani presenti nella regione che risaltano soprattutto nelle soleggiate giornate estive di luglio.

Le alternative per soggiornare in Trentino sono molte: si va dagli alberghi di lusso, agli hotel di media portata, dai b&b economici agli appartamenti. La scelta è molto vasta, quindi vi vorremmo suggerire di guardare questi hotel molto consigliati, perchè potrebbero fare proprio al vostro caso.

Val d’Ega, Hotel Pfösl Trentacinque ettari di prati e foreste sorvegliati dallo sguardo del Catinaccio, del Latemar e dello Sciliar. È questo lo spazio che gli ospiti dell’Hotel Pfösl hanno a disposizione tra le camere al profumo di cirmolo, larice e abete rosso e gli chalet ai margini del bosco. Siamo a Nova Ponente, in Val d’Ega, dove il credo naturale si declina in ogni dettaglio. A cominciare dal design della facciata, frutto di un imponente progetto di restyling ispirato ai motivi incrociati che ornano l’antico fienile a fianco (anche il colore scuro del legno è stato scelto per attirare il sole e invecchiarlo in maniera naturale e suggestiva). Una vera e propria chicca armonizzata con l’ambiente e alimentata al 100% da fonti di energia rinnovabile. Del resto, la struttura fa parte del gruppo Vitalpina Hotels Südtirol, che ha fatto della sostenibilità e della neutralità climatica il suo obiettivo: lo scopo è quello di neutralizzare la propria  impronta di CO2 entro i prossimi anni. E l’amore per la natura montana si ritrova in ogni angolo: dalle ghirlande di fiori alpini ai cuori di muschio, fino alle immagini fotografiche di alberi alle pareti, in un continuo dialogo con l’ambiente esterno. Per non parlare della splendida Naturaspa con la piscina a balzo che si protende verso le Dolomiti, il laghetto popolato da ninfee e libellule e la saune al fieno ed essenze montane. Anche la cucina attinge dai profumi aromatici e balsamici della natura, tra orti rialzati, prati naturali, coltivazioni di segale e varietà antiche, arnie del bosco e un forno settecentesco che ogni giovedì riscalda l’ambiente col profumo accogliente del pane. In menu compaiono principalmente piatti vegetariani, ma le alternative di carne e di pesce presenti provengono esclusivamente da allevamenti locali che forniscono garanzie di qualità e sostenibilità. Una cura e un rispetto per l’ambiente che si tocca con mano anche nelle attività come il forest bathing e la sauna naturale: un vero e proprio rituale rilassante ed energetico da fare tra gli alberi di fonte all’hotel. Del resto, come dicono qui al Pfösl, nella natura troviamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno, non serve altro.

Sant’Andrea sopra Bressanone, My Arbor Spostandosi sopra Bressanone, in località Sant’Andrea, troviamo un eco-hotel che dichiara fin dal nome la sua filosofia: il My Arbor. La struttura di design ha aperto, o meglio ha messo le radici, nel 2018 con una struttura a palafitta progettata per stare ad altezza albero. Le suite, infatti, hanno delle ampie vetrate e terrazzini che danno l’impressione di trovarsi su un nido. Di fronte le chiome ondeggiano pigre mosse dal vento e gli uccelli saltellano da un ramo all’altro: uno scenario tanto rilassante e cullante nella sua pace e semplicità. Le pareti sprigionano un delicato profumo di larice e abete rosso e gli arredi riscaldano l’ambiente con superficie di loden e lino. Scesi nella luminosa hall si viene accolti da lampade ricavate da legni, così come lo spettacolare bancone, un gigantesco tronco design. Qui ci si dà appuntamento per le escursioni quotidiane, tra le quali non può mancare il bagno di foresta: due ore d’immersione nei boschi circostanti per ritrovare sè stessi seduti sulle radici o abbracciati alle cortecce. Anche la cucina segue la stagionalità e la territorialità proponendo ogni giorno portate gourmet con tocchi di aromi degli orti e dei boschi. E, dulcis in fundo, il profumo della natura entra anche nella Spa Arboris, dove indugiare nelle casette-nido con vista sulle montagne o concedersi un trattamento rilassante come il Rituale dell’albero, che combina i benefici aromatici di larice, cirmolo, abete rosso e pino mugo.

Altopiano del Renon, Adler Lodge Ritten Percorrendo gli spettacolari tornanti sopra Bolzano, tra vigneti e fienili, si sale all’altopiano del Renon. Qui si deve entrare nel bosco per ritrovarsi all’Adler Lodge Ritten dove ammirare lo spettacolo delle Dolomiti. Il corpo centrale fonde caldi elementi in stile montano a raffinati intagli e decori tribali. Le luci sono soffuse per ridurre al minimo l’impatto luminosa della struttura e far entrare il più possibile la bellezza del paesaggio dalle ampie vetrate, di giorno come di sera. Gli ospiti hanno a disposizione chalet in legno nero che si armonizzano perfettamente nell’ambiente e possono scegliere tra i prati che si affacciano sulle montagne o il più appartato laghetto naturale a ridosso del bosco. Già, il bosco, qui la Forest Spa è letteralmente costruita come delle casette sugli alberi tra saune al fieno e sale relax a palafitta dove rilassarsi ascoltando i suoni della natura o meditando con il forest yoga e il bagno di gong. E in cucina si provano i menu sensoriali «from farm to table» dove assaggiare piccole eccellenze locali provenienti dai contadini e dalle aziende agricole della zona, dai tuberi allo speck. Ogni giorno sono a disposizione per gli ospiti tante attività ed escursioni e da quest’anno si punta la sveglia presto per la passeggiata all’alba sulle Dolomiti con una piccola colazione. Mentre da settembre a novembre ci si gode l’autunno dorato del Renon con lo spettacolo del foliage di larici e aceri da ammirare nei tour guidati a piedi e in e-bike, meditazione nel bosco e delizie di stagione.

Plose, Forestis A 1800 metri d’altitudine isul versante meridionale della Plose, sopra Bressanone, si trova il Forestis luxury retreat. Accanto alla struttura originaria progettata dall’architetto Otto Wagner, che mai ne vide la realizzazione a causa della morte prematura, sono state recentemente erette tre** torri design in legno** che si elevano come due possenti tronchi. La struttura, tornata a vivere dopo decenni di abbandono e riprogetatta come ritiro di lusso, è letteralmente abbracciata dal bosco. Il relax è assicurato nella piscina con acqua di fonte e nella Spa con massaggi e rituali all’olio di pino mugo, pietre, cortecce e germogli di abete. Lo stile è minimal e studiato per rivolgere tutta l’attenzione alla natura che lo abbraccia. Non a caso, la sala ristorante è disegnata a teatro verso le montagne per godere in ogni istante della bellezza della natura mentre si gusta la cucina del bosco, interpretata in maniere gourmet dallo chef Roland Lamprecht.

Dalla Val di Non fino alla provincia settentrionale di Bolzano, ecco alcuni suggerimenti per un breve itinerario alla scoperta di alcune località da non perdere del Trentino, tra natura, storia e, ovviamente buona cucina. Perché mangiar bene e scoprire le specialità gastronomiche tipiche della zona è qualcosa di assolutamente irrinunciabile in un viaggio.

L’ampiezza della Val di Non, anticamente chiamata Anaunia, la rende particolarmente soleggiata e adatta alla coltivazione di frutta grazie al clima temperato. Sul versante orientale si trova Smarano, meta ideale per lunghe e riposanti passeggiate tra il verde dei pascoli e i boschi di conifere. Zona di grande vocazione rurale e agricola, non a caso è la sede di due importanti aziende: l’attività dei Fratelli Corrà, iniziata nel 1850 con la produzione di salumi e portata avanti di generazione in generazione, e l’ultima impresa di Alessio Brusadin , vulcanico chef friulano che ha deciso di stabilirsi proprio qui per produrre confetture e ragù a base di prodotti locali di altissima qualità.

In Trentino dove ogni giorno puoi scegliere uno sport diverso! Lago o montagna, a piedi o in sella ad una MTB, con moschettoni e caschetto o con scarponcini da trekking e zaino: il Trentino in estate è una grande palestra a cielo aperto. La mattina puoi fare windsurf sul lago di Garda e il pomeriggio affrontare una via ferrata sulle Dolomiti di Brenta. Il segreto del Trentino è nella varietà del suo territorio che offre agli sportivi tante alternative diversissime tra loro. Devi solo scegliere come cominciare!

In un mondo che corre sempre di più, molto spesso dimentichiamo le  nostre origini e le tradizioni della nostra terra.. In Trentino si cerca ancora di mantenere le tradizioni, proprio per portare avanti il ricordo del passato. E lo si fa in un modo che racchiude in se colori, musica e costumi di un tempo. Come? La risposta è davvero semplice!

Sono tante le Feste in Trentino organizzate proprio in onore di questi Gruppi Folkloristici, per mantenere vive le tradizioni e la cultura popolare di ogni luogo.. Ancora più bella è la giornata di Festa organizzata come Raduno di tutti i gruppi Folkloristici del Trentino.. Un modo unico e suggestivo per rivivere il passato tra balli, colori e musica ma anche un modo per unire la gente di un territorio vasto, come il Trentino! Folklore Trentino è l’insieme di credenze e tradizioni popolari. Ci sono tanti modi per tramandare queste tradizioni, attraverso leggende, storie, racconti, musica, costumi, danze… Al giorno d’oggi in Trentino il folklore è rappresentato soprattutto nella musica e nel ballo, grazie ai seidici gruppi Folkloristici del Trentino.

In Trentino ci sono sedici Gruppi Folkloristici, che sono la manifestazione della tradizione popolare del territorio e per questo la rappresentazione del Folklore Trentino. Troverai un gruppo Folkloristico quasi in ogni Valle del Trentino.

In alcuni Gruppi Folkloristici del Trentino vedrai indossare questi vestiti tipici e ballare anche i bambini, in Val di Rabbi ad esempio hanno creato un gruppo apposta per i piccoli appasionati, chiamandolo “Sautamartini” che tradottto significa “cavallette”, proprio per la loro energia nel ballare a ritmo di musica e indossare con passione i vestiti di un tempo.

I Gruppi Folkloristici del Trentino sono tutti testimoni delle tradizioni popolari del Trentino e in particolare di ogni località, ma hanno delle differenze tra di loro. Quali? Ogni località e ogni gruppo Folkloristico indossano costumi differenti, frutto di ricerche storiche.