di Giuseppe De Pietro

Penisola di Valdés, in Patagonia argentina, è uno dei luoghi dove è più facile avvistare le balene franche australi. Meta top per il whale watching.

Ottobre e novembre sono i mesi migliori per avvistare le balene franche australi (Eubalaena australis) nella Penisola di Valdés, un lembo di Patagonia argentina affacciato sull’oceano Atlantico che i grandi cetacei raggiungono puntualmente dall’Antartide per la loro stagione degli amori. I primi giganti del mare arrivano nelle acque calme e tiepide dei due golfi della penisola – dove si accoppiano e partoriscono – tra maggio e luglio e si trattengono fino a inizio dicembre. La maggiore concentrazione di balene è nel Golfo Nuevo, ma si avvistano esemplari anche nel Golfo San José: due specchi d’acqua protetti, situati tra l’arida penisola di Valdes (3625 kmq) e la terraferma. La penisola, una riserva naturale, è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 1999.

ARRIVANO QUI DALL’ANTARTIDE

Secondo gli avvistamenti satellitari, tra 8000 e 10.000 balene franche vivono nelle gelide acque australi (appena 500 vivono in quelle artiche), disseminate tra tutti i mari e gli arcipelaghi che circondano l’Antartide. Oggi sono una specie protetta, il loro numero si è però drasticamente ridotto a causa della caccia indiscriminata dei secoli scorsi. Durante l’estate australe (dicembre-marzo) vivono a sud, nelle acque di Georgia del Sud e Penisola Antartica, dove preferiscono le acque profonde con fondali ripidi ricchi di plancton. Sono circa 500 i capi che raggiungono ogni anno – con un viaggio di un migliaio di chilometri in gruppi da 2 a 7 esemplari sempre guidati da una femmina – la Penisola di Valdés per riprodursi. Un fenomeno migratorio simile a quello che avviene in Sudafrica e nello Stretto del Mozambico, nella Grande Barriera Corallina Australiana e in Nuova Zelanda con le balene gobbe (Megaptera novaeangliae) e in Baja California (Messico) con le balene grigie (Eschrichtius robustus) provenienti dallo Stretto di Bering.

L’AVVISTAMENTO

Lance o barche autorizzate al whale watching partono ogni giorno, tempo permettendo, fino a novembre attorno da Puerto Piramide nel Golfo Nuevo. Portano i whale watcher lungo la costa per ammirare le diverse attrazioni naturali della zona (pinguini, foche, uccelli, leoni marini ed elefanti marini), poi prendono il largo e spengono i motori per osservare le spettacolari evoluzioni dei giganti del mare: si avvistano le mamme in compagnia dei balenotteri appena nati. Spinte dalla loro enorme coda, le balene emergono con il gigantesco corpo nero con macchie bianche sul ventre, si proiettano in alto, cadono sulla schiena e sprofondano tra le onde per poi riemergere in superficie. La balena franca australe pesa fino a 70 tonnellate (54 tonnellate il peso medio) e misura dai 14 ai 18 metri. I suoi piccoli, appena nati, sono lunghi da 5,5 a 6 metri. La gestazione dura circa un anno, lo svezzamento è compreso tra i 303 ed i 419 giorni.

ALTRA FAUNA DELLA PENISOLA

Nei pressi della Penisola di Valdés s’incontrano anche i leoni marini (Otaria flavescens) nella Caleta Valdes e a Punta Loma (circa 2000 esemplari), gli elefanti marini (Mirounga leonina) a Punta Delgada e i pinguini di Magellano nella Riserva di Punta Tombo. Lungo la costa e in mare aperto si possono avvistare anche le foche e l’orca (Orcinus orca). Nella penisola volano 181 specie di uccelli, 66 delle quali migratorie: sulla costa si avvistano cormorani, gabbiani e aironi fuco.

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