di Clara Racanelli

   

   

Il fiore gigante di Rafflesia, la più grande del mondo,sicuramente non un pianta e soprattutto un fiore. Quello che state guardando è la Rafflesia arnoldii, una pianta che per molto tempo è stato un vero e proprio mistero.
La pianta della Rafflesia non possiede ne foglie, ne radici ed essendo una pianta parassita, non necessita della fotosintesi. Questa pianta, infatti, si riproduce tramite gli insetti che trasportano il polline dei fiori femminili verso quelli maschili e quanto più gli esemplari diminuiscono, tanto più difficile diventa la moltiplicazione. Inoltre si nutre a spese di una pianta rampicante, la Tetrastigma, nel quale affonda i suoi filamenti.

Dato che necessita di un ecosistema perfetto viene considerata una specie in pericolo soprattutto a causa del disboscamento. La sua caratteristica principale è rappresentata dal fiore, che nella specie Rafflesia Arnoldii può raggiungere 1 metro di diametro e pesare fino a 10 kg. Il fiore impiega diversi mesi per raggiungere a maturazione e , una volta sbocciato, dura al massimo una settimana.

Il fiore è di un vivace colore rosso-arancio e la sua particolarità è rappresentata da un maleodorante odore di carne avariata, tanto da essere stata soprannominata dagli indigeni “pianta carne”.
I botanici del Rhino Camp Resort Sukaraja in Indonesia misurano il fiore gigante sbocciato da una pianta di Rafflesia. Considerata il simbolo dello stato Sabah in Malaysia e della provincia Surat Thani in Thailandia, la Rafflesia che cresce anche in Indonesia è una rara pianta parassitaria che dà fiori molto grandi di colore rosso con macchie bianche simili a vesciche. Deve il suo nome a Sir Thomas Raffles, capo della spedizione a cui si deve la scoperta nel 1818 nella foresta pluviale indonesiana.  In alcune specie, come la Rafflesia arnoldii, il fiore può superare i 100 cm di diametro, e pesare sino a 10 kg. Anche le specie più piccole, quali la Rafflesia manillana, hanno fiori di oltre 20 cm di diametro. La pianta è però famosa anche per un altro particolare: l’odore dei suoi fiori ricorda la carne putrefatta, motivo per cui le popolazioni locali la chiamano “pianta cadavere”. Lo stesso nome è usato anche per l’Aro titano (Amorphophallus titanum), della famiglia delle Araceae che detiene un altro record: quello dell’infiorescenza semplice più grande del mondo.  La Rafflesia è una specie a rischio a causa del disboscamento visto che per svilupparsi ha bisogno di un ecosistema molto complesso. I fiori necessitano di mesi e mesi di maturazione, per restare aperti al massimo una settimana.