di Giuseppe De Pietro
Fernando de Noronha è anche il nome dell’unica isola abitata delle 21 che compongono l’Arcipelago, un
puzzle che si materializza a oltre 500 km dalla costa, all’interno di un Parco Marino protetto e ad accesso limitato. Vederla è un sogno per gli stessi brasiliani. L’unico turismo mai esistito qui è sempre stato eco, controllato e sostenibile da ogni punto di vista: massimo rispetto per la riserva naturale e per la tranquillità e lo stile di vita dei pochi abitanti dell’isola. Nel nord del Brasile c’è molto da vedere, soprattutto dal punto di vista naturalistico, e per di più agosto è un mese ideale per farlo; momento perfetto anche per Fernando de Noronha che in questo momento dell’anno è nella stagione secca, con mare calmo e acque trasparenti.
Praia do Cachorro, Praia do Meio, Praia da Conceição, quest’ultima riconoscibile dall’isolotto che le sta di fronte, ampia e ‛animata’. Praia do Boldrò, con la sua piscina naturale, la deserta ed enorme
Praia do Americano e l’ancora più grande Praia da Cacimba do Padre, con i due caratteristici scogli gemelli chiamati Dois Irmãos. Proseguendo lungo la spiaggia, dopo aver scalato la punta rocciosa, ecco aprirsi Praia dos Porcos, un vero incanto; l’area sabbiosa è decisamente più limitata ma il mare cristallino e puntellato di scogli è ideale per lo snorkeling. Può capitare che la quiete del mare venga all’improvviso interrotta da una breve ma violenta serie di onde, fate quindi attenzione alle rocce a riva, contro cui potreste essere catapultati. Non è consentito uscire in mare aperto da Baia do Sancho e dos Porcos per non disturbare delfini e tartarughe, dimenticate quindi di
seguirli a nuoto quando vi capiterà di avvistarli.
Un proprio gioiello di Fernando de Noronha, Baia do Sancho: il colpo di fulmine scatta dall’alto, quando si ammira lo spettacolo dal promontorio. Accedervi è un’avventura, una sorta di percorso di iniziazione che tiene alla larga i bambini e i meno sportivi. Dopo una breve passeggiata e una serie di gradini vi toccherà letteralmente discendere in un’alta fenditura nella roccia, aggrappandovi con cura ad una scaletta di ferro;questa discesa all’Indiana Jones verrà ripagata da un paesaggio mozzafiato una volta messo piede sulla spiaggia.
Portate con voi acqua e cibo perché qui non troverete assolutamente nulla, assicuratevi inoltre di avere degli zainetti ben richiudibili a prova di lucertole-ninja, proveranno ad infilarsi ovunque. Se voleste dedicarvi allo snorkeling o a golfinhos –delfini– e tortugas, le spiagge più indicate sono situate sul versante opposto, affacciate sul Mar de Fora: Baio do Sueste, Praia da Atalaia e Baia do Leão; quest’ultima è il luogo prescelto dalle tartarughe per la deposta delle uova. Per attività di avvistamento e tutela delle specie animali rivolgetevi sempre agli addetti presenti sull’isola, sono disponibili escursioni di ogni tipo e prezzo, l’importante è non agire mai in autonomia per non rischiare di compromettere il delicato equilibrio dell’ecosistema noronhense. Per approfondire l’argomento o far felici i vostri bambini, sull’Isola ha sede il Centro Museu da Tartaruga Marinha del Projeito Tamar, impegnato nella tutela di questa specie. Ampia scelta anche per quanto riguarda snorkeling e immersioni, Noronha ha una fauna marina ricca e variata nonché fondali sfaccettati e di diverse profondità in grado di soddisfare sia i principianti che i più esperti.
Mangiare a Noronha gustarsi il classico cocktail nazionale preparato ad hoc. Riso e fagioli sono immancabili, ma troverete anche tanta e buonissima mandioca frita, bolinhos de tubalhau –sì, squalo–, peixe na folha da bananeira e altri piatti dal sapore locale. Vi sono i bar dove sedersi per un batido de fruta o un energetico acai, da cui io sono dipendente. L’isola offre diversi punti di ristorazione, da quello più chic al locale spartano tra gli alberi, sino alla pizzeria per i wannabe-italian-forever. Per chi vuole mescolarsi alla gente del posto e spendere un quarto del normale, è possibile provare uno dei lanchonete self-service dove gli isolani mangiano abitualmente.
Le notti di Noronha non regalano forti emozioni ma non scoraggiatevi perché avrete ottime probabilità di addormentarvi entro le 22! Il sole-mare-escursioni non va infatti sottovalutato. Comunque è possibile cenare, bere qualcosa e ascoltare del buon Forró live. Il Forró è il ritmo e la danza tipico del nord-est brasiliano, largamente ascoltato e amato dalla gente! Il Bar do Cachorro, che si affaccia sull’omonima spiaggia, conserva nei nostri ricordi un posto speciale, il locale regala tanta allegria e un’atmosfera molto vivace, sicuramente la più animata sull’isola.
Un momento magico della giornata a Noronha è il tramonto, quando decine di persone si danno
appuntamento per assistere al meraviglioso por do sol. Uno dei punti d’incontro più quotati è il Forte São Pedro do Boldró, che offre una vista spettacolare ed un bar ben attrezzato per l’aperitivo.
I forti, come anche l’Iglesia de Nossa Senhora dos Remédios, testimoniano l’antica appartenenza dell’isola alla Corona Portoghese; numerose agenzie organizzano la Caminhada Histórica ma è possibile compiere questo percorso culturale in maniera autonoma, partendo da quello che sin dall’antichità era considerato il centro dell’isola, Vila dos Remédios. Dall’Ufficio delle Poste raggiungete Praça d’Armas, con il Palácio do Governador e l’antica scuola, oggi Banco Real. Ecco anche l’Iglesia della Patrona che si affaccia su Praça do Cruzeiro, utilizzata come cinema all’aperto per i soldati durante la Seconda Guerra Mondiale; nei pressi sorge anche il Memorial Noronhense, un piccolo museo utile ad illustrare le diverse fasi della storia dell’isola che, pensate un po’, prima di divenire il paradiso dell’ecoturismo, è stata una colonia penale ed una base militare. Proseguite salendo sino alla Fortaleza de Nossa Senhora dos Remédios, costruita nel XVIII sec. dai portoghesi su una precedente fortificazione olandese. Infine, a mio avviso merita una visita e qualche fotografia la Capela de São Pedro dos Pescadores che, nella sua estrema semplicità, appare bellissima; piccola e bianca, priva di decorazioni se non l’oceano che le fa da sfondo, ti rimane nel cuore.
Il Morro do Pico, le rocce, la vegetazione; quanto più vi sposterete tanto più vi accorgerete che il suo profilo muta a seconda del punto di osservazione. La natura regna sovrana e i paesaggi si accendono di colori emozionanti.
L’arcipelago altro non è che l’affiorare di una catena montuosa di origine vulcanica e pertanto non è
consigliabile fare affidamento solo sulle proprie gambe e sui rari bus. Si tratta di 18 km quadrati di salite e discese, rocce e foresta, per cui avrete assolutamente bisogno di un buggy! Il buggy diverrà il vostro più fedele amico nonché fonte di grande divertimento, ma rispettate sempre il limite di velocità e guidatelo con estrema prudenza perché questo mezzo è tutt’altro che sicuro e le strade dell’isola non sempre agevoli. Se dobbiamo dirla tutta i buggy sono anche inquinanti e cari, per cui auspichiamo che presto venga adottata una soluzione alternativa per garantire la mobilità sull’isola.
Noronha non è economica, come spesso accade quando parliamo di isole difficilmente raggiungibili, occorre quindi pianificare con attenzione il soggiorno. D’altra parte l’isola offre alloggi di ogni
tipo, classificati in base a un numero di golfinhos, dall’ostello alla Pousada extra lusso, e altrettante alternative per mangiare. Noi abbiamo soggiornato presso la Pousada Pedras Secas, allora ancora non completata ma non per questo meno accogliente. Molto curata e pulita, confortevole e immersa nella pace assoluta, tariffa comprensiva di colazione abbondante, ricca di frutta fresca e dolci fatti in casa. Il gestore della Pousada, estremamente cordiale e disponibile, ci ha parlato a lungo dell’isola e della sua attività, fornendoci utili consigli.
Per garantire la tutela della Riserva Naturale, l’Isola ospita un numero massimo di 700 visitatori per giorno. Un tempo, questo limite era ancora più ristretto, così come erano inferiori i passaggi consentiti alle navi da crociera. Nonostante dal 2001 Noronha sia Patrimonio dell’Umanità
dell’Unesco, sembra che ultimamente le cose siano leggermente cambiate, e nella direzione sbagliata;
auguriamoci che il buon senso prevalga sull’effimero ritorno economico e che l’isola rimanga intatta e
incantata come l’ho conosciuta. Taxa de Preservação Ambiental: per poter soggiornare a Noronha è
necessario pagare una tassa, il cui ammontare varia a seconda della durata del soggiorno; è possibile
effettuare il pagamento online su http://www.noronha.pe.gov.br/. Non dimenticate di portare con voi la ricevuta.
www.ilhadenoronha.com.br