di Valentino De Pietro

Una cornice davvero affascinante per i concerti della rassegna Ice Music Festival: la stazione di arrivo di Passo Paradiso, a 2.600 metri di altitudine a partire del 5 gennaio in uno storico confine. Un teatro di ghiaccio in grado di ospitare fino a 200 persone, ti attende sul Ghiacciaio Presena, per farti vivere un’esperienza incredibile: un festival di musica di ghiaccio. Un Paradiso di emozioni a 2.600 metri con un programma da brivido!

La storia è una di quelle che sembrano uscite da un copione di un film di Hollywood: un giovane ragazzo della periferia americana che si appassiona nel realizzare sculture di ghiaccio, tanto da proporle ai gestori degli impianti di sci al posto dello skipass che lui non aveva i soldi per comprare. La sua passione che si affina sempre di più fino a portarlo a realizzare veri e propri strumenti musicali perfetti, tutti realizzati in ghiaccio. E alla fine, a coronamento del sogno, la costruzione di un Ice Dome, un teatro di ghiaccio nel quale allestire concerti in cima alle vette più alte.

La vicenda, lungi dall’essere solo una bella favola, è quella dell’artista americano Tim Linhart, che quest’anno ha realizzato il suo teatro di ghiaccio a 2600 metri di altezza, sul ghiacciaio Presena, nel comprensorio Pontedilegno-Tonale, a cavallo tra la Lombardia ed il Trentino. L’originale struttura sarà visibile a tutti gli appassionati di sci che soggiorneranno in Val di Sole e in Valle Camonica fino a fine marzo. Ospita l’ICE MUSIC Festival, un nutrito calendario di concerti di musica classica e jazz, interpretati – rigorosamente attraverso gli strumenti di ghiaccio di Tim – da artisti di fama internazionale. Ogni settimana quattro concerti, il giovedì e il sabato. I concerti del giovedì vedranno la presenza dell’Ice Music Orchestra, una formazione di 6 artisti residenti, che proporranno al pubblico un repertorio che spazia dalla musica classica al folk, dal contemporaneo alle scritture originali. I concerti del sabato (cui si aggiungono due appuntamenti domenicali) vedranno la presenza di progetti musicali di valore, una serie di appuntamenti in cui si alterneranno vari linguaggi, dal jazz al pop, dal rock alla musica tradizionale. “L’intera esperienza di Ice Music è ultraterrena” spiega Tim Linhart.
“Salire su una montagna di notte è già abbastanza avventuroso. Entrare in una sala concerto all’interno di un igloo è come entrare in una discoteca in paradiso: l’orchestra di ghiaccio e le mura scintillano e risplendono, irradiando i fluidi colori dell’arcobaleno”. E le sonorità garantite dagli strumenti di ghiaccio sono impareggiabili: “Il ghiaccio è un materiale acustico inaspettatamente diverso” prosegue l’artista Usa “il termine ‘cristallino’ è un’ottima descrizione del suono del ghiaccio: puro, trasparente e definito. Ciò che non ci si aspetta sono tutti i suoni profondi, armoniosi, delicati, caldi e intensi creati dal ghiaccio”.

Come nasce uno strumento di ghiaccio
Spiega l’ideatore Tim Linhart: “Io prendo il pannello frontale – solo un pezzo di plastica piatto – lo riempio con neve e acqua in un grande mucchio nella forma dello strumento e lo lascerò congelare tutta la notte”. Inizia cosi la costruzione dello strumento di ghiaccio.
«Il ghiaccio – continua Linhart – è un materiale acustico inaspettato, il suo suono è puro, trasparente e definito. In una parola, cristallino».

Il Festival e la sperimentazione
Dalla stazione sciistica del Passo Paradiso, a 2.600 metri sul livello del mare nel nord Italia, violini e viole ancora esplodono, ma meno spesso. E quando ciò accade, “sai che sei il più vicino possibile alla musica del gelato”, dice Tim Linhart.
Ha già costruito, interamente in ghiaccio, un violino, una viola, uno xilofono, un contrabbasso, un mandolino, un violoncello e un “Rolandophone”, uno strumento a percussione della sua invenzione.
Dopo aver realizzato uno stampo delle parti anteriore e posteriore, Tim Linhart usa una miscela di neve e acqua per costruire le pareti dello strumento, tutt’intorno un supporto che non è ghiaccio e su cui poggia il corde.
Fare un mandolino di ghiaccio richiede cinque o sei giorni, ma gli strumenti più grandi richiedono mesi di lavoro.
“È un materiale eccezionale perché puoi avere tutto ciò che vuoi o ridurlo e inoltre è gratis”, dice l’artista, per il quale l’unico inconveniente è … si scioglie.
Ma quale emozione si prova nel suonare il ghiaccio?
Nicola Segatta è violoncellista e allievo di Tim Linhart e lo spiega bene: “Lo strumento di ghiaccio è fragilissimo, ma ha anche una caratteristica: sprigiona un suono potente che dà fortissime emozioni”.
Non resta allora che vivere questa emozione. Fino a marzo sarà “Musica in Paradiso”, con Ice Music festival, e un programma che vede la partecipazione di musicisti da ogni parte del mondo.

È uno degli appuntamenti più suggestivi del panorama musicale europeo: Pontedilegno Tonale, in Trentino, ospita un teatro di ghiaccio, da 200 posti, dentro un igloo sul Presena, a 2600 metri di altitudine.
Dal 5 gennaio al 30 marzo questo incredibile luogo ospita l’Ice music festival-Concerti in Paradiso, evento ideato dall’americano Tim Linhart . Un evento unico non solo perché raggiungibile con gli sci, ma soprattutto perché gli strumenti suonati sono fatti di ghiaccio.Costo biglietti: 20 euro per il concerto, 30 euro per concerto e trasporti (concerto + A/R cabinovia Paradiso), 50 euro concerto + cena, 60 euro concerto + A/R cabinovia Paradiso + cena in quota.

https://www.valdisole.net/it/Ice-Music/