di Giuseppe De Pietro
L’amore sensuale dura perché rinasce e ogni volta ti incanta e ti stupisce
Ecco quindi cos’è l’amore: una capacità, una scelta, un’arte, che si può sempre imparare. Qualcosa che dai come modo di essere, non a pochi, non per ottenere qualcosa in cambio. L’amore è dunque un dono, un tuo modo di vivere. Molti sono ancora convinti che ci sia una traiettoria obbligata dell’amore che incomincia con l’innamoramento, la passione ma poi declina e si spegne nella convivenza quotidiana, quando non finisce nel tradimento e nel divorzio. Ma sbagliano, la felicità e il piacere più intensi sono possibili soltanto nel grande amore sensuale, conserva la freschezza dell’innamoramento, l’ardore della passione e che, anziché affievolirsi, col passare degli anni si intensifica. Diamo alla parola amore il suo significato più pieno, più autentico, perché il vero amore è rivelazione, ammirazione, adorazione, fusione con qualcosa che ci trascende e che dà un senso. Solo l’amore totale ci sa dare il brivido dell’assoluto, lo stupore del nuovo, il terrore della perdita e una felicità misteriosa, meravigliosa e divina. Il grande amore erotico si ottiene abbandonandoci all’amore, alla voglia di vivere, al candore dei sentimenti.
Un tempo non lontano, chi vi scrive, collaborava con per due delle riviste mensili per soli uomini, come fotografo. Invece, su una terza rivista ero anche il direttore, molto nota nel settore delle riviste erotiche, ero colui che dispensava consigli ai suoi lettori sul tema. Rispondevo ai lettori, volevano che le aiutassi a capire che scoprendo di amare è l’unica soluzione dell’esistenza umana.
Rispondevo a qualche lettore perché non provi a riscoprire l’amore? Alcuni lo sentono come un sentimento, un’emozione solo facendo sesso. Ad altri piace vederlo come un principio, un valore universale, che tutti riconoscono. Quindi per molti l’amore è una relazione di coppia. Capivano l’amore cosa sia, realmente? Ad alcuni chiedevo: Ma tu sei capace di amare? l’amore è un’azione, un potere umano che può essere praticato solo in libertà e non è la conseguenza di una costrizione. Amore è soprattutto “dare”.
L’amore è sostanzialmente la presenza fisica delle persone che ti amano quando ti stanno vicine e ti trasmettono il loro affetto. La comprensione di chi crede in te e ti accetta per quello, o quella, che sei. Il rispetto che ricevi da coloro che non vogliono cambiarti, ma ti lasciano libero, o libera, di essere come vuoi. La fiducia di chi ti sceglie per quello che sei, non per quello che fai. E’ quindi, qualcosa che si fa, che facciamo, che fai. E’ fondamentale capire cosa significa amare, perché se l’amore è azione, allora sono le azioni dell’amore quello che deve interessarti. Non solo, perché l’amore, è una scelta. Amare qualcuno non è solo un forte sentimento, è una scelta, una promessa, un impegno, l’amore è essenzialmente un atto di volontà.
Potrà sembrare assurdo pensare che l’amore sia una scelta e non qualcosa che ci capita e non possiamo controllare. Ad esempio, perdoni gli errori e gli sbagli. Rispetto per idee differenti e opinioni che non condividi del tutto. Sostegno e incoraggiamento di fronte alle difficoltà. La tua presenza fisica, ma soprattutto emotiva, psicologica. La fiducia che dai e fai sentire. Il tuo aiuto, che sia un favore piccolo o un grande dono. Azioni che compi quando ami una persona. Certo, le fai solo verso alcune persone che ami. In pratica dico di amarti, ma in realtà non ti sto amando davvero. Non che le persone se ne rendano conto, noi non ci accorgiamo di essere caduti in questi errori. Siamo sinceramente convinti di amare, ma ci sbagliamo, quando non ti amo ma dico di amarti.
La persona amata è adorata è colei che dà amore, luce felicità. Poiché di solito nessuno può, alla lunga, vivere nell’adorazione dell’altro, la delusione è fatale, e come rimedio si cerca un altro idolo e diventa una catena senza fine.
Questo succede ogni volta che poniamo la nostra vita nelle mani di qualcuno. Esagero? Quando dici: “Senza questa persona non riuscirei a vivere. Senza di lei, o lui, la mia vita non avrebbe senso.” Se la perdessi, non avrei più voglia di alzarmi la mattina, senza di lei, o lui, non sarei mai più felice. Sono felice perché ci sei tu, tu sei la mia felicità e dai senso alla mia vita. Se io penso che tu mi renderai felice, mi darai amore e cambierai la mia vita, pretenderò che tu lo faccia. Allora ti chiederò di essere gentile, cortese, presente, appassionato, o appassionata, dolce, forte, insomma, vorrò un essere perfetto accanto a me. Perfetto nel senso che mi dia tutto quello che mi serve per essere felice.
Che succede quando le persone non sono come ti aspetti? Cosa accade se non ti danno quello che pensi giusto, agiscono come tu ritieni sbagliato? Rimani deluso, o delusa. Questo è inevitabile: se la mia vita, cioè la mia gioia e la mia felicità, dipende da te, tu devi essere in grado di darmi tutto quello che desidero. Sempre, quando questo non accade, rimango deluso e pensando che la colpa sia tua, cercherò questa felicità e quel che desidero altrove. Penserò che sia tu il problema, e devo trovare qualcuno migliore di te per ritrovare gioia e felicità. Mentre dovrebbe dimostrare l’intensità e la profondità del sentimento, la forza dell’attrazione che proviamo per l’altro.
In pratica il trasporto che senti per qualcuno, più che amore, è la dimensione della paura di soffrire che senti. Tanto più credi che una persona possa renderti felice e toglierti quella paura, quella sofferenza, tanto più ti attrae. Vediamo quotidianamente che una crisi di coppia nasce dai bisogni insoddisfatti, non dall’amore. Il problema non è che non veniamo amati, ma che non veniamo soddisfatti come desideriamo. Vuoi qualcosa che non ricevi, entrate in crisi e cerchi qualcuno che sappia darti quello che vuoi.
Amore o interesse personale? Le nostre relazioni talvolta sono spesso una fuga dalla solitudine e dalla sofferenza, di non avere qualcuno accanto. Abbiamo paura di soffrire e stare male, di essere infelici, e spesso gli altri sono un’ancora di salvezza, un bisogno. Il problema è pensare che siano gli altri a poterci rendere felici, e quindi cercare in loro questa felicità. Ciò potrebbe rivelarsi un problema sia perché così finiamo per dipendere da loro e li usiamo per ottenere quello che vogliamo. Non sto con te perché ti amo, ma perché mi serve. Sembra normale, ma significa che resterò con tenon perché ti amo, ma fino a che continuerai a darmi quello che voglio oppure perché nessuno può renderti felice.
Tu sei il solo, o la sola, responsabile delle tue emozioni. In più, spesso, le nostre relazioni diventano un semplice scambio: Tu mi dai amore, io ti sto vicino. Tu mi dai comprensione ed io ti rispetto. Tu mi fai sentire sicuro ed io ti aiuto se hai bisogno. Tu mi tieni compagnia ed io ti procuro piacere. Insomma, un baratto per cui vendiamo il nostro amore, cioè le azioni, i comportamenti e i gesti di cui parlavamo prima, in cambio di quello che ci interessa.
Fossimo al mercato non ci sarebbe problema, ma qui staremmo parlando dell’amore. Allora è la soddisfazione di un bisogno? Quando non puoi vivere senza una persona, è perché la ami, o perché ne hai bisogno? Perché vuoi la sua felicità o pretendi che renda felice te? In realtà confondiamo spesso l’amore per gli altri con il bisogno che loro ci diano amore e ci rendano felici. Come detto, se ho bisogno di te per stare bene non ti amo, nel senso che non ti lascio libero, o libera. La, sappiamo è la base dell’amore, la madre da cui esso deriva. Il punto chiave che ci permette di non cadere nell’errore di usare gli altri invece di amarli.
L’amore è figlio della libertà è l’elemento fondamentale è il rispetto, ossia la capacità di vedere gli altri per quello che sono. In sostanza significa desiderare che gli altri crescano per quello che sono, senza che io possa controllare le loro scelte o le loro azioni. Il rispetto è possibile solo se ho raggiunto l’indipendenza, senza dover dominare o sfruttare un’altra persona.
Ecco cos’è l’amore: la libertà di lasciare che gli altri siano quello che vogliono essere. Ma se ho bisogno del tuo amore, e tu non me lo dai, ti lascerò libero, o libera? Non posso farlo, perché mi serve qualcosa che tu devi darmi. Quando viviamo le nostre relazioni con l’idea che gli altri debbano farci stare bene, renderci felici o darci amore, finiamo sempre per pretendere tutto questo.
Il problema, dunque nasce quando pensiamo che gli altri debbano darci qualcosa, perché viviamo l’amore come se fosse un oggetto. La supposizione che il problema dell’amore sia il problema di un oggetto e non il problema di una facoltà. Viviamo l’amore pensando che sia qualcosa che gli altri debbano darci. Tu vuoi essere amato, o amata, più che amare. Il tuo problema, se ci pensi, non è amare, ma ricevere amore.
La maggior parte della gente ritiene che amore significhi “essere amati”, anziché amare; il problema è come farsi amare, come rendersi amabili. Se sei single, non cerchi forse qualcuno che ti ami? Il tuo problema è qualcuno da amare, o qualcuno che ti dia amore? E se hai una relazione, il tuo problema è amare o ricevere questo amore ogni giorno? Cosa ti spaventa, che tu domani non riesca ad amare e che tu domani non riceva più amore da chi hai vicino? Non credo che ti venga in mente qualcosa di simile.
Se una persona che ha capito che l’amore è essenzialmente dare. Possiamo trovare mille modi e mille forme, ma solo quando smetti di pretendere qualcosa e inizi a dare, stai davvero amando. Prova a mettere in dubbio le tue certezze e pensare che forse, finora, non avevi capito cosa fosse l’amore, pensandolo semplicemente qualcosa da ottenere, una persona da incontrare. A noi non importa di amare, vogliamo solo essere amati. Per questo l’amore diventa uno scambio. Tu vuoi ricevere amore, per cui cerchi qualcosa che gli altri possano accettare in cambio. È un baratto, ma io non lo chiamerei amore. Il problema è che se tu dovessi scegliere, non vorresti mai ricevere questo tipo di amore. Tu non vuoi una persona che ti ami perché sei comprensivo o abile nel lavoro o intelligente. Tu vuoi una persona che ami te, così come sei, che non voglia cambiarti, che rispetti ogni scelta, decisione, comportamento. Tu vuoi una persona che ti dia amore comunque, o che te lo dia solo se fai come dice?
L’amore non è semplicemente una relazione, ma un’attitudine, un modo di essere che non può diventare esclusiva di poche, fortunate, persone. La forma più fondamentale d’amore: Se una persona ma solo un’altra persona, ed è indifferente nei confronti dei suoi simili, il suo non è amore. Tu pensi di amare il tuo partner, magari i tuoi genitori, alcuni parenti e pochi amici. Quasi certamente tutti gli altri ti sono indifferenti e forse qualcuno non lo sopporti nemmeno. Il tuo non è amore, perché dici di amare solo pochi e gli altri li ignori del tutto.
Se io ho sviluppato la capacità di amare, non posso fare a meno di voler bene ai miei fratelli. Riflettici un attimo: per quel motivo vuoi bene ad alcune persone mentre tutti gli altri milioni ti sono indifferenti? Come visto prima, potresti credere, perché lo pensano tutti, che non si scegli chi si ama. O forse ci sbagliamo? Il motivo credo sia uno solo: da queste poche persone ti aspetti di più. Pretendi di essere amato, o amata, che ti rendano felice, che ti facciano stare bene. Ovviamente non sono cose che ti aspetti da me, per esempio, o da uno sconosciuto che incontri sull’autobus, o vedi per strada. Il problema è che tu, invece di amare, pensi a ricevere amore, rispetto, comprensione. Al centro del tuo interesse non c’è l’amore, la tua capacità di amare, ma solo quello che ti daranno gli altri. L’amore è dare, ma se tu vivi così, scegliendo pochi fortunati, non lo fai per amore, ma per convenienza. L’amore materno ad esempio, incondizionato, una madre non per forza è davvero capace di amare suo figlio. Lo è solo a patto di essere pronta a separarsi da lui, perché crescendo prenderà a sua strada, magari differente. E anche dopo la separazione, continua ad amare. Amare anche se le persone che dici di amare ti lasciassero o ti negassero per sempre amore, gentilezza, rispetto, continueresti ad amarle? Le ami perché vuoi amarle, per ciò che sono e per le loro scelte, o le ami perché vuoi ricevere qualcosa? E se non te lo danno smetti anche tu di dare? Questa è una domanda fondamentale, perché senza questa consapevolezza, non ami e non sarai mai felice. L’amore “meritato” può lasciare un senso di amarezza perché non si è amati per se stessi, ma si è amati soltanto perché si piace; in ultima analisi, non ci si sente amati, ma utili. La differenza? Io oso di più: chi dice di amarti per un motivo o per un altro, perché sei come vorrebbero che fossi, in realtà non ti ama affatto. Significa che mi servi per soddisfare un bisogno. Se ho bisogno di te, non posso amarti.
L’amore è un’arte che puoi imparare soltanto amando in prima persona. Devi voler imparare ad amare e farne un’attività importante nella tua vita. Non qualcosa che ti capita di fare quando sei in vena, ma qualcosa che scegli di fare, ogni giorno. Pensare all’amore, concentrarti su cosa stai facendo, eliminare distrazioni capaci solo di distoglierti dall’arte che vuoi imparare. Imparare ad amare richiede tempo, pratica, e la voglia di non fermarsi alle prime difficoltà. Il problema, spesso, è vivere la nostra vita sempre di fretta, come se non avessimo mai abbastanza tempo per tutto. L’uomo moderno crede di perdere qualcosa – il tempo – quando non fa le cose di fretta; eppure non sa che cosa fare del tempo che guadagna, tranne che ammazzarlo. Diventa il tuo modo di essere, la tua natura. Il bello è che poi ti accorgi che se vuoi stare bene ed essere felice, non hai bisogno di essere amato o amata.
Dovresti alzarti ogni mattina e pensare ad amare, ritenerla la cosa più importante del mondo. Immaginati di uscire di casa e di incontrare Clara che ti corre incontro,vi guardate, vi abbracciate, vi dite le sue stesse parole e poi inizi la tua giornata dando tutto a chi incontri. Saresti la persona più felice del mondo e niente potrebbe farti del male. Potresti iniziare oggi, adesso, e saresti la persona più felice del mondo.
La gente capace di amare, nel sistema attuale, è l’eccezione; l’amore è per necessità un fenomeno marginale nella società occidentale moderna. Analizzare la natura dell’amore significa scoprire la sua attuale assenza totale e criticare le condizioni sociali che sono la causa di tale assenza. Sembra un paradosso, ma nell’amore due esseri diventano uno, e tuttavia restano due.