Le meraviglie della natura: viaggi, avventura, ambiente, ecologia, vivere, abitare, alimentarsi, star bene secondo natura. Suntime Magazine si inserisce nel pensiero di tutte quelle realtà che contribuiscono, tra sviluppo e tradizione, al miglioramento della nostra vita quotidiana. Suntime Magazine.com nasce nel 2000 come finestra sui viaggi, natura, ambiente. L’obiettivo era ed è quello di fornire informazioni soprattutto su evidenze naturalistiche acquisite, attraverso reportages correlate a fonti verificate e autorevoli. La redazione è composta da giornalisti e fotografi, e vuole dare al lettore stimoli e suggerimenti per programmare viaggi nel mondo della natura. Sperando che questa nostra scelta redazionale sia di vostro gradimento, vi auguriamo buona lettura sulle nostre pagine. E’ un magazine web no profit ed il brand di chi ama la natura, viaggiare e scoprire tutte le meraviglie del mondo; anche sinonimo di fotografia e di avventura. Negli articoli pubblicati scopriamo la rivista un tempo anche cartacea, la sua storia, la sua missione. Come nascono e si sviluppano i progetti, vedremo che oltre al magazine il National Geographic offre tantissimi contenuti e finanziamenti attività scientifiche in tutto il mondo. La rivista Suntime Magazine arriva così nel mondo, e nelle case degli Italiani. Tribù africane e fattorie dell’Australia, le vette dell’Everest e gli abissi degli oceani, la violenta eruzione del vulcano Saint-Helens e il tranquillo sbocciare di un fiore, una balena che viene alla superficie del mare e un’aquila che volteggia in cielo con la sua preda: sono solo alcuni dei mille aspetti dell’incredibile varietà del pianeta terra che sono apparsi su Suntime Magazine. La linea editoriale per il successo l’aveva dettata De Pietro ed è rimasta sostanzialmente intatta da 25 anni. Una testata con temi che adatti ad ogni lettore. Gli articoli sono controllati, ogni citazione deve essere verificare prima della pubblicazione così come le fotografie che siano, al tempo stesso, spettacolari e informative. Non trattiamo l’attualità, ne città, quindi non essere eccessivamente critici. Noi di Suntime Magazine non ci neghiamo nulla: tempo, denaro, sostanziali mezzi. Facciamo ricerche molto meticolose su un soggetto per trarne tutte le informazioni possibili. Ti piacerebbe dedicarti alla fotografia naturalistica? Leggi alcuni degli articoli e le foto e valuta se hai le qualità per diventare come loro. Nel lontano 1967, data del mio viaggio in Argentina e parte dell’America Latina, la più importante organizzazione scientifica ed educativa, del Diario “La Prensa di Buenos Aires ero nell’organico come freelance che collaboravo con regolarità che condividevo il privilegio di essere uno dei fotografi del quotidiano “La Prensa”. Dedizione. Giuseppe De Pietro ha viaggiato in quasi tutta l’Argentina alla ricerca di immagini sulla natura che valorizzasse al massimo, le immagini giusti, percorrendo in quasi due mesi in una Fiata 600 circa 6849 chilometri. Capacità di cavarsela. Mentre De Pietro e due colleghi viaggiavano nella 600 su un sentiero nella Provincia di Jujuy, una roccia gli perforò la coppa dell’olio. Si trovava a molti chilometri di distanza da un meccanico. Come arrangiarsi? Alberto tappò il buco con una saponetta. Inventiva. Ci trovavamo nella Riserva Pacaya-Samiria e la Riserva di Tambopata, Situata in una regione sud-orientale del Perù chiamata Madre de Dios, il Parco nazionale Manu è accessibile via Cusco in piccolo aereo e poi si prosegue in barca.Qui la varietà degli ecosistemi e la conseguente molteplicità di specie non ha eguali! Coraggio. La Frontiera Incontattata, l’area in cui abitano più tribù incontrate si trova al confine tra Perù, Brasile e Bolivia. Quando la terra di queste tribù è intatta, possono prosperare. Altrove, tuttavia, le prospezioni petrolifere, i taglialegna, i trafficanti di droga e le strade mettono in pericolo le loro vite. Mauro cadde nelle gelide acque de fiume Amazonas quando il suo battello fu travolto dalle rapide. Mauro fu trascinato dalla corrente per quasi 300 metri. Con i pericoli che facilmente intuibile. Sensibilità. Quando fu pubblicato il servizio di Giuseppe De Pietro “Abbracciando l’albero della Papaia”, un lettore scrisse: “Questa è la mia prima lettera d’amore che io abbia scritto a una rivista. Vi ringrazio molto per aver tradotto in parole e splendide foto il sentimento che ho sempre avuto per gli alberi di Papaia”. Ai nostri fotografi si richiede spesso di dover trovare immagini eccitanti nei luoghi più comuni. Occorre una straordinaria creatività che deve essere realizzata dalla macchina fotografica. E’ la creatività a dare ai buoni fotografi un modo particolare di vedere le cose. Il nostro creatore d’immagini deve tornare a Buenos Aires con un aspetto nuovo, più bello e più provocante dell’Obelisco dell’Avenida Nueve de Julio o la Casa Rosada. La caratteristica di una bella foto è il ricordo che si ha di essa. Quando penso a tutte le foto che ho scattato in giro per il mondo, visto delle viuzze di Marakesh, quella che ricordo meglio è una scattata da De Pietro. Egli riuscì a catturare la maestosità del souk fotografando un marocchino con una tunica in cima ad un asino proprio mentre la luce del tramonto colpiva l’obiettivo creando un effetto spettacolare sullo sfondo degli artigiani e mercanti. De Pietro ottenne questo effetto senza trucchi ottici. Noi vogliamo che i nostri fotografi lavorino senza filtri colorati, lenti per immagini multiple, lenti spalmate di vaselina, schermi di garza e altri trucchi del genere. La luce è il supporto più importante per il fotografo. In servizio devono fare tutto da soli. Tocca a loro trovare il mezzo di trasporto, che può essere un cammello o un barcone. Per esempio: Mauro una volta viaggiò per 40 ore su un aereo insieme a 54 otarie urlanti. La maggior parte dei nostri fotografi ha iniziato la carriera in quotidiani come me, che facevano leva sulle immagini. È là che hanno imparato a fotografare di tutto e in tutte le condizioni di luce e di ambiente. Là hanno raffinato la tecnica e hanno imparato a trattare con la gente. Forse un’altra cosa che i giovani fotografi imparano in un quotidiano è ancora più importante: il senso del valore del contenuto della foto. Penso che Il mondo è pieno di fotografi che non hanno niente da dire. I fotografi che lavorano per Suntime Magazine devono avere qualcosa da dire e devono anche sapere come dirlo.Giuseppe De Pietro Editore www.suntimemagazine.com