di Maria Giovanna Blandini
L’arte danese della hygge, difficile da spiegare e da pronunciare la parola danese hygge (che suona un po’ come “ügghe”) può essere tradotta in modo approssimativo come intimità – ma questa definizione non basta.
Hygge è qualcosa di tanto danese che non si può tradurre. Per provare a spiegarla, diciamo che significa creare un’atmosfera accogliente, piacevole, intima mentre si assaporano i piaceri della vita circondati dall’affetto delle persone care. La luce calda di una candela è hygge. Ma anche gli amici e la famiglia sono hygge. Per non dimenticare il piacere di mangiare e bere qualcosa in compagnia – chiacchierando di cose piccole e grandi per ore. Chissà se l’idea di hygge può spiegare il motivo per cui i danesi vengono sempre incoronati il popolo più felice del mondo?
L’alta stagione della hygge è il Natale. Gli inverni danesi sono lunghi e bui, di conseguenza bisogna attrezzarsi con le armi più appropriate: hygge e milioni di candele accese. Se sei mai stato al Tivoli durante le feste puoi farti un’idea di cosa intendono i danesi per illuminazione. Se non ci sei mai stato, è arrivato il momento di pensarci!
Hygge estiva, non preoccuparti! Hai pianificato una vacanza estiva? Beh, la hygge non va in vacanza: pic-nic nei parchi, barbeque con gli amici, concerti all’aperto, festival di strada e pedalate in bicicletta possono tutti essere molto hygge, soprattutto se fatti alla danese.
Le origini della hygge danese, in realtà ha origini norvegesi il cui significato era “stare bene”. Apparve nella lingua scritta danese intorno alla fine del XVIII secolo e da allora fa parte della cultura. Hygge si può applicare a qualsiasi cosa e a qualsiasi luogo. Potrai sperimentarlo nel prossimo viaggio in Danimarca!
Da oltre 40 anni, la Danimarca risulta uno dei Paesi più felici del mondo. Durante il dibattito delle primarie del partito democratico di questo mese, il candidato Bernie Sanders ha detto: “Se vogliamo rendere gli Stati Uniti un luogo più felice, dobbiamo guardare a Paesi come la Danimarca”. Questo commento ha scatenato un acceso dibattito sulle politiche pubbliche della Danimarca.
Qual è il segreto del successo di questo piccolo Paese del Nord Europa? Nel nostro nuovo libro, The Danish Way of Parenting: A Guide To Raising The Happiest Kids in the World, ho esplorato la questione con il mio co-autore, psicoterapeuta danese Iben Sandahl. La risposta si trova nella parola danese “hygge”.
Il termine risale al 19° secolo e deriva dalla parola germanica “hyggja” che significa pensare o sentirsi soddisfatti. Non ci sono traduzioni esatte di questo termine. “Accogliente” potrebbe essere un tentativo di tradurre il termine ma non è sufficiente a spiegarne in modo esaustivo il concetto.
Hygge è qualcosa di tanto danese che non si può tradurre. Per provare a spiegarla, diciamo che significa creare un’atmosfera accogliente, piacevole, intima mentre si assaporano i piaceri della vita circondati dall’affetto delle persone care.
Questo concetto è considerata un fattore così determinante per la felicità che alcune università del Regno Unito e degli Stati Uniti hanno iniziato ad offrire dei corsi “hygge”. Molti pensano che significhi accendere le candele, preparare buon cibo, o creare di una bella atmosfera. Ma questo è solo l’aspetto superficiale di “hygge”. La verità è che è un concetto molto più profondo.
Ma quindi cos’è l’hygge? Provate a immaginare una riunione di famiglia senza “drammi”. Non ci sono discussioni a proposito della politica, problemi familiari, o i bambini rompiscatole della zia Jenny. Non ci sono commenti maligni o una pesante negatività. Ognuno aiuta l’altro in modo che non sia solo una persona a fare tutto il lavoro. Nessuno si vanta spropositatamente dei propri successi, nessuno attacca nessuno, o è in concorrenza con un altro. Si tratta di una interazione equilibrata che si basa sul godimento del momento, del cibo, dello stare insieme. In breve, un rifugio dal mondo esterno. Per alcuni, quella appena descritta può sembrare una normalissima riunione di famiglia. Per molti, invece, non lo è.
Queste regole non scritte sul fattore “hygge” sono esattamente ciò che lo rende così speciale. Gli Antropologi americani sono stati colpiti dalle interazioni “Hyggelig” e dal fatto che nessuno cerca di prendere il centro della scena. È un momento in cui ognuno si toglie la maschera e lascia le difficoltà dietro la porta cercando di apprezzare la potenza della presenza degli altri.
Ci sono montagne di ricerche che sostengono l’importanza dei legami sociali per il benessere. I sentimenti ricevuti e donati agli altri sono il senso e lo scopo della vita. I legami sociali possono aumentare la longevità, ridurre lo stress e anche aumentare il nostro sistema immunitario.
I ricercatori hanno anche scoperto che l’egualitarismo della Danimarca gioca un ruolo importante. Ad esempio, uno studio del 2009 di Robert Biswas-Diener ha trovato che mentre i ricchi americani e danesi sono felici in modo uguale, ciò non è così per i danesi a basso reddito che sono, invece, molto più felici rispetto ai loro omologhi americani.
Ecco cinque regole “hygge” che si consiglia di applicare alla propria vita.
1. Sii te stesso. Abbassa la guardia. Non cercare di dimostrare quello che non sei.
2. Dimentica le controversie. Prediligi discussioni spensierate ed equilibrate. Godi del cibo e della compagnia.
3. Pensa di essere un membro del team. Lavora insieme ai membri della famiglia o della comitiva. Aiutali a preparare la cena.
4. Guarda il fattore hygge come un rifugio dal mondo esterno. Un luogo dove tutti possono rilassarsi e aprire il proprio cuore senza giudicare ed essere giudicati, non importa quello che sta succedendo nella vostra vita. Nel bene e nel male, questo luogo è sacro e i problemi possono essere lasciato fuori.
5. Ricorda che il fattore hygge è limitato nel tempo. Fare hygge può essere difficile per un non danese. Prendere il centro della scena, vantarsi o lamentarsi, essere troppo negativi e cercandare di essere presenti senza discutere? Questi sono comportamenti molto difficili da applicare, ma la ricompensa potrebbe essere enorme. È una sensazione incredibile condividere questi momenti senza scocciature con le persone che più ti piacciono.