di Clara Racanelli

Un percorso di 5,5 chilometri tra gli abeti rossi, ai piedi delle Alpi Giulie.

La Foresta di Tarvisio si arricchisce, nel territorio comunale di Malborghetto-Valbruna,
di un’ulteriore opportunità per quei turisti che amano coniugare un’escursione
in montagna con la scoperta della storia locale, di tradizioni e mestieri che talvolta
rimangono poco conosciuti.

È il Sentiero degli Alberi di Risonanza (The Forest Sound Track), inaugurato
questo pomeriggio alla presenza del vicepresidente della Regione Friuli Venezia
Giulia Sergio Bolzonello, del sindaco Boris Preschern, del responsabile
dell’Ufficio territoriale delle Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato di
Tarvisio Patrizio Terlicher, del direttore di Promo Tursimo FVG Marco Tullio
Petrangelo e di un foltissimo pubblico di residenti e villeggianti.

Un affascinante e magico percorso di 5,5 chilometri in uno scenario strepitoso
ai piedi delle Alpi Giulie, che si snoda tra i grandi abeti rossi, che in
quest’area hanno trovato le condizioni perfette per crescere e produrre un legno
dalle caratteristiche ideali per costruire la parte anteriore della cassa
armonica di tanti strumenti musicali a corda di qualità, in particolare violini,
viole, violoncelli, esportati in tutto il mondo e presenti in ogni orchestra.

“L’abete di risonanza della Foresta di Tarvisio – ha affermato Bolzonello –
costituisce una straordinaria possibilità per incrementare il lavoro delle
imprese boschive e, parallelamente, per essere, grazie a questo nuovo percorso,
un’attrazione per i turisti che possono imparare a conoscere gli alberi che
cantano”.

Il Sentiero si integra e completa con il Festival Risonanze, appuntamento
promosso dal Comune con il sostegno della Regione, quale occasione per ammirare
la Picea excelsa fissilis, ovvero l’abete di risonanza che cresce, oltre che nel
Tarvisiano, solo in Val Comelico e Val di Fiemme, e per ascoltare musica e
racconti immersi nella natura, per vedere all’opera i maestri liutai che creano
i loro strumenti sotto gli occhi attenti del pubblico.

In sostanza, questo tracciato (che ha diversi punti di accesso, è ben segnalato
con tabelle, dotato di pannelli illustrativi e arricchito da sculture, facile da
percorrere e termina al cospetto delle strapiombanti pareti del Piccolo Nabois)
“diventa una risorsa per valorizzare queste vere e proprie opere d’arte che la
natura ci ha regalato e favorire la crescita del territorio”, ha sottolineato
Bolzonello, evidenziando che “il patrimonio naturale è parte integrante della
nostra cultura e spetta a noi costruire azioni di sua tutela e valorizzazione”.

“Quando la natura e l’uomo decidono di lavorare assieme, grandi cose accadono”,
ha affermato, commosso, il sindaco Preschern, ringraziando quanti hanno creduto
nel progetto. “Da oggi – ha aggiunto – il legno di risonanza diventa
un’attrativa stabile della Val Canale e del Friuli Venezia Giulia perché abbiamo
dato vita a un trekking romantico per portare la gente nei luoghi di origine
della musica”.

In questo paradiso naturale, d’inverno, con la neve, si scia. E dunque il
percorso inaugurato oggi si integra con il tracciato per lo sci di fondo e con
quello per le passeggiate con le ciaspe, aperto pochi mesi fa dalla presidente
della Regione Debora Serracchiani. Ma qui, 100 anni fa, durante la Grande Guerra
si combatteva e si moriva. Anche in Val Saisera, infatti, si fronteggiarono
aspramente l’esercito austroungarico e quello italiano.

Ecco, quindi, che nel cuore del bosco degli Alberi di Risonanza si incontra
anche l’Abschnitt Saisera, un Parco tematico sulla Prima Guerra Mondiale che
conserva, con trincee, gallerie scavate nella roccia, depositi di munizioni e
punti di osservazione, la memoria di quelle sofferenze e offre ai turisti e agli
studiosi un’occasione per un viaggio nel passato.

“La risposta alle sfide del turismo moderno si trova nella nostra storia, nel
nostro patrimonio e nelle nostre tradizioni. Dobbiamo essere in grado di
lavorare assieme per costruire progetti di valorizzazione corale che sappiano
mettere assieme le specificità che ci contraddistinguono”, ha concluso
Bolzonello, definendo questo tipo di offerta integrata un “turismo innovativo
nella semplicità”.

www.turismofvg.it/Montagnasentiero-degli-alberi-di-risonanza-alpi-friulani