Ilaria Venturini Fendi

Chi è fortunato nella vita trova prima o poi il suo luogo dell’anima. Una bella storia quella di Ilaria Venturini Fendi, si ritiene molto fortunata, perché oltre a portare un nome di cui può legittimamente essere orgogliosa, conosciuto in tutto il mondo e sinonimo di stile e qualità, il suo luogo dell’anima lo ha trovato a pochi chilometri da casa, tra le colline dei Casali del Pino. Come creativa nell’azienda di famiglia ha vissuto esperienze importanti e gratificanti, ma poi la scoperta dei Casali del Pino ha fatto riemergere dall’ infanzia un antico legame con la natura.

E’ il 2004 quando Ilaria rivoluziona il suo stile di vita: dalla moda passa all’agricoltura biologica.
Appena acquisita l’azienda, con caparbietà e grande pazienza ne inizia la conversione al biologico e dopo uno studio attento del clima e della morfologia del territorio dà il via al restauro conservativo dei diversi edifici del borgo, molti dei quali allo stato di rudere. I ritmi delle stagioni non sono più dettati dalle collezioni, ma dai cicli della natura.
La moda torna nella sua vita nel 2006 da una prospettiva ormai diversa, con il marchio di accessori Carmina Campus, che basa la sua idea di design sull’abbinamento dell’alta qualità all’utilizzo di materiali di recupero. Anche la scelta del nome tradisce il legame diventato irreversibile con la campagna e con i Casali del Pino, dove il brand trova la sua naturale sede operativa.

“Un’imprenditrice agricola con l’hobby del riuso”, è così che oggi Ilaria Venturini Fendi ama definirsi.

“Avere un po’ di terra e passare più tempo in campagna è sempre stato un mio sogno nel cassetto, ma non credevo che lo avrei mai realizzato fino a quando non mi sono imbattuta nei Casali del Pino. Il fatto di essere anche continua ispirazione per la mia attività di designer fa si che questo luogo rappresenti la perfetta sintesi delle mie due anime, quella creativa e quella bisognosa del contatto con la natura”.

La tenuta è situata all’interno dell’area protetta del Parco di Veio, dista pochi chilometri in linea d’aria dal centro di Roma, nella parte settentrionale della città. In una zona ad alta densità urbana, l’esistenza del parco ha creato un’oasi di verde in cui sono ancora vive le testimonianze di un passato ricco di storia. Era proprio qui infatti che sorgeva Veio, l’antica capitale degli Etruschi. Oggi l’azienda è un modello di conversione al biologico, con animali allevati allo stato brado, rotazione delle colture e un’attenzione particolare a tutti gli aspetti della sostenibilità. Fanno parte dei servizi offerti un ristorante che utilizza prodotti bio dell’orto e carni dell’azienda, un laboratorio di trasformazione di carne e latte ovino – prodotto da più di ottocento capi – con annesso punto vendita al pubblico, un agriturismo con sedici camere arredate ognuna in modo personalizzato e una grande sala multifunzionale attrezzata con i più moderni sistemi audio e video, in grado di accogliere grandi numeri, anche oltre cinquecento persone.
Le strutture e le qualificate professionalità dell’azienda sono a disposizione per l’organizzazione di meeting, convegni, festival, mostre, concerti, incentive, team building. La stessa cura e attenzione per le esigenze di singoli visitatori e ospiti dell’agriturismo viene dedicata ai piccoli come ai grandi gruppi.
Ma I Casali del Pino sono anche altro. Ilaria Venturini Fendi vuole farne un luogo di aggregazione per persone che hanno voglia di riscoprire un legame con la terra e la natura, a pochi passi da un grande centro urbano come Roma. E’ per questo che un evento come FloraCult, la mostra di piante e fiori organizzata ogni anno alla fine di aprile, è ormai diventato un appuntamento fisso per migliaia di affezionati.

Un edificio rettangolare a due piani, pericolante fino a prima della ristrutturazione, ospitava un tempo le famiglie dei braccianti che lavoravano nell’azienda. Il restauro conservativo ha preservato la facciata e tutti i materiali originali riutilizzabili. Sedici camere, di cui otto classic (due con bagno disabili), due suites, quattro comfort suites e due luxury suites, si affacciano sul panorama della campagna circostante.
Tutte le camere offrono il massimo comfort grazie ai comodissimi sommiers e sono dotate di telefono, tv, wifi, cassetta di sicurezza, asciugacapelli, minibar, aria condizionata, servizio in camera e reception disponibile ventiquattr’ore.
In ogni camera pavimenti e bagni sono diversi. Le sfumature di colore variano per gli abbinamenti e le geometrie delle mattonelle di recupero, a volte in frammenti, che sono state combinate con risultati di grande effetto. Pezzi vintage e di modernariato sono spesso mescolati a oggetti creati da Ilaria Venturini Fendi e completano l’arredamento rendendo ogni camera unica e in perfetta sintonia con l’atmosfera del luogo.
Le confetture, i dolci, i formaggi e i salumi prodotti in azienda arricchiscono il buffet della prima colazione servita nella sala comune, uno spazio pavimentato in pietra, con arcate di vecchi mattoni e un grande camino.
La struttura è utilizzabile anche per eventi aziendali.

Campi, colline e bosco nascondono allo sguardo l’urbanizzazione circostante e si estendono su 174 ettari, una superficie abbastanza grande da dare la sensazione di potersi estraniare dalla città, pur essendone così vicino. Filari di pini (e non uno solo come potrebbe far pensare il nome dell’azienda) fiancheggiano la strada bianca di accesso marcando il dorso delle colline su cui pascolano greggi di pecore.
Il torrente Crémera scorre stretto in una valle in cui la vegetazione e la fauna sono quelle tipiche palustri. In questo contesto che identifica in maniera abbastanza caratteristica la campagna romana, prosperano molte specie autoctone di piante e alberi, tra cui una magnifica sughera centenaria, e una fauna selvatica di volpi, cinghiali, fagiani, rapaci e molto altro. Un grande arco scavato nel tufo, purtroppo minacciato dall’erosione ma ancora maestoso, segna il percorso che da Veio, capitale del regno Etrusco, portava a Roma.
Il Parco di Veio circonda l’azienda e offre siti di grande interesse a cominciare dai resti della capitale etrusca presso Isola Farnese. Al Fosso del Piordo, dopo aver superato un vecchio mulino ad acqua che ha funzionato fino al 1950, si incontra la suggestiva cascata della Mola. Nell’area archeologica si possono visitare le più antiche tombe dipinte d’Etruria e il santuario di Portonaccio con il tempio di Minerva, uno dei più venerati dell’antichità.
In quest’area fu anche rinvenuta la famosa statua fittile dell’Apollo di Veio, attribuito allo scultore etrusco Vulca e oggi conservata al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

I casali del borgo risalgono ai primi del ‘900, quando l’azienda era una piantagione di tabacco e un allevamento di bovini, e molti erano ruderi fino a prima del restauro. In una foto d’epoca si riconosce uno degli edifici principali, allora adibito ad alloggio per i braccianti e le loro famiglie, ma poi andato in disuso. Da uno stato di fatiscenza è stato ristrutturato per ospitare 16 camere ognuna diversa dall’altra non solo nella ricerca dei rivestimenti, ma anche negli elementi di arredo in cui si mescola modernariato, antico e vintage. Organizzato come una vera e propria comunità indipendente, il borgo aveva la sua scuola elementare e una piccola chiesa, l’edificio più antico di tutti i casali. Dopo un lungo e accurato restauro la chiesa è stata ripristinata ma non riconsacrata, mentre l’annessa sagrestia è diventata la casa padronale. Oltre a fienili e rimesse c’è il laboratorio di trasformazione del latte e della carne aziendale, con il punto vendita dei prodotti e la possibilità di degustare sul posto formaggio, salumi e vino biologici. L’unico elemento architettonico contemporaneo che si è inserito nel restauro dei casali è costituito dai camini solari della sala multifunzionale, ricavata da una grandissima stalla.

Un grande camino riscalda l’ambiente in inverno, mentre con il bel tempo i tavoli sono apparecchiati all’aperto su un grande prato, dove sotto il controllo visivo dei genitori i bambini possono godere di grande libertà. La cucina è fatta di piatti semplici, ma con un tocco speciale in cui si tende ad esaltare il sapore genuino degli ingredienti: le verdure dell’orto, la ricotta prodotta in azienda insieme agli altri formaggi, le carni selezionate, la pasta fatta in casa, i cantucci, le ciambelline al vino. Dal frutteto si raccolgono i frutti per le confetture, usate per fragranti crostate. Salumi e formaggi, come pure la carne suina e di abbacchio del nostro allevamento, sono biologici.

Aperto tutto l’anno.
Venerdì, Sabato e Domenica a pranzo, Sabato anche a cena, si consiglia di prenotare.

Telefono 06 98263790
Email ristorante@icasalidelpino.it
http://www.icasalidelpino.it/