di Clara Racanelli
È ormai autunno, e poi arriverà l’inverno. Ma noi non rinunciamo all’allegria e alla bellezza che i fiori sanno regalare alla nostra casa, a un terrazzo o a un giardino. E allora ecco che arriva il suo momento: la stagione del ciclamino!
Il Ciclamino (Cyclamen persicum) è una pianta da interni a fioritura invernale tra le più conosciute. E’ bellissimo da coltivare: i fiori, simili a farfalle, appaiono al di sopra delle foglie come una corona; hanno un profumo fragrante e possono essere variamente colorati: dal bianco al rosa intenso, spesso con macchie di tonalità più scura alla base del lobo della corolla. Il ciclamino è originario delle regioni mediterranee: i fiori sbocciano da autunno a primavera. Si tratta di una pianta piuttosto resistente, dal portamento compatto ed a crescita rapida.
Le foglie sono tondeggianti spesso con variegature argentee. Se ben coltivata, è possibile conservarne i tuberi per un altro anno: la pianta crescerà ancora più vigorosa, producendo ad ogni inverno fiori in abbondanza.
Bellissime fioriture e sfoglie spesso dalle sfumature interessanti – dal bianco al rosa al rosso più acceso al violetto le prime, dal verde scuro al verde intenso, e lamine dall’argento al viola al rosso le seconde, quasi a formare disegni – accomunano le 23 specie del genere Cyclamen. Tra le più diffuse, il Cyclamen hederifolium e quello purpurascens (o europaeum), quello africanum dai caratteristici fiori rosa bordati di bianco, il persicum e il coum.
Significato del ciclamino
Il ciclamino è spesso associato a diffidenza e sfiducia, nonché scoraggiamento. Questi sentimenti sono probabilmente legati al fatto che nelle radici della pianta è contenuto del veleno in quantità minime, ma comunque nocivo per l’uomo. Il valore del ciclamino nel passato era anche quello di amuleto protettivo contro malocchi e cattiva sorte.
Tuttavia, la particolare forma dei suoi petali ha determinato l’associazione con l’idea di fecondità e perciò il ciclamino può essere anche donato come augurio per la nascita di un bambino.
Come si cura il ciclamino
Interno o esterno? Prima di tutto, distinguiamo tra ciclamini rustici e ciclamini semirustici. I primi, tra cui il Cyclamen europaeum, il coum e l’hederifolium, si adattano bene all’esterno. I secondi, tra cui il persicum e il libanoticum, sono piante più adatte per l’interno.
Esposizione e temperatura
Mettiamo i nostri ciclamini in zone non direttamente illuminate dal sole, ma in mezz’ombra, quindi: riparate magari da alberi o siepi all’esterno, e non troppo vicino alle finestre all’interno. E assicuriamo una buona ventilazione. La temperatura ideale? Sotto i 15 gradi si ha la massima fioritura.
Annaffiatura e terreno
Lascia asciugare la superficie del terriccio fra una bagnatura e l’altra. Usa acqua priva di calcare ed evita di bagnare il bulbo: l’ideale è mettere l’acqua in un sottovaso contenente granuli di argilla e lasciare che la pianta assorba dal basso (attenzione: il vaso non deve essere a contatto diretto con l’acqua).
Sospendi la bagnatura quando le foglie iniziano ad appassire naturalmente, e riprendi dopo il rinvaso, per stimolare la piena vegetazione a fine estate. Ed evitiamo di bagnare foglie, fusti e fiori, per non rischiare muffe: meglio riempire il sottovaso e in inverno, per le piante da interno, nebulizzare le foglie (meglio se con acqua distillata, che eviterà di lasciare aloni bianchi) per contrastare la secchezza che il riscaldamento causa all’aria. Appena vedremo il terreno seccarsi di nuovo, innaffiamo ancora: il ciclamino non ama per nulla i terreni aridi: assicuriamogliene uno ricco di sostanza organica e ben drenato.
Concimazione e potatura
Potremo ridurre le annaffiature nel periodo “vegetativo”, ossia quando il nostro ciclamino smetterà di produrre fiori e foglie, ma in compenso sarà buona cosa concimare ogni duane col concime liquido per piante bulbose. Per quanto riguarda la potatura, eliminiamo foglie e fiori appena iniziano ad appassire, così che la pianta possa non badare più a loro e occuparsi di crescere rigogliosa in altre parti. Insomma, bastano poche attenzioni per coltivare il nostro pollice verde anche una volta finita l’estate. E anche nella luce autunnale i ciclamini, magari con fiori di gradazioni diverse da una stanza all’altra, sapranno colorare le nostre giornate!
La luminosità ideale
Il ciclamino dà il meglio quando la luce è abbondante, ma indiretta: fai attenzione a collocare il vaso al riparo dal sole.
La concimazione
Concima con un fertilizzante liquido per piante d’interni ogni 2 settimane durante la crescita, fino alla comparsa dei fiori. Riprendi poi a fine fioritura, fino a che le foglie non appassiscono naturalmente. Ecco di seguito alcuni consigli, indispensabili per occuparsene al meglio!
Il rinvaso
Nel periodo di riposo tieni i bulbi al fresco. A fine agosto rinvasa il bulbo, interrandolo per metà in una miscela di terriccio drenato (2 parti di sfagno, 1 parte di terriccio a base di terra grassa ed 1 parte di sabbia fine). Sistema il vaso all’aperto, in una zona ombreggiata.
parassiti e le malattie
Questa specie di ciclamino e le sue varietà coltivate sono soggette a marciume radicale. Il primo segno di pericolo non compare sulle radici, ma sulle foglie che rimpiccioliscono, diventano gialle ed avvizziscono. Se controlli la pianta, le radici risulteranno molto scure, se non addirittura marcescenti. Purtroppo non resta che eliminare l’esemplare, avendo cura di non utilizzare più il terriccio e di sterilizzare il vaso prima del riuso.