di Edoardo Cenciarelli

Si è svolta presso la Sala Petrassi dell’Auditorium, la serata celebrativa per i 90 anni di Lino Patruno, leggenda del jazz italiano, (la cui Fondazione è molto attiva nella promozione della Storia del jazz e dell’arte) che si è esibito in concerto accompagnato dalla sua band. Tra i tanti ospiti intervenuti, ricordiamo Renzo Arbore, Franco Nero, Maurizio Micheli, Tony Renis e Morgan, il tutto sotto la conduzione dell’attore Riccardo Mei.
L’evento, gratuito, è stato organizzato dal dott. Mauro Megaro presidente dell’ Associazione Onlus Oilfa, e da Sabina Fattibene.
Il maestro che ha ricevuto in premio la medaglia del Comune di Roma dall’on. Federico Rocca, ha voluto che la serata di festa fosse anche un’occasione benefica: una somma è stata devoluta alla Onlus Oilfa, e verrà utilizzata per ristrutturare il Padiglione Oncologico Pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma.

Il concerto è stato la celebrazione di una carriera incredibile, iniziata a Milano settant’anni fa, quando Lino Patruno muoveva i passi nelle prime jazz band locali. Nel 1964, diede vita assieme a Nanni Svampa, Gianni Magni e Roberto Brivio allo storico “Teatrino dei Gufi”, che fu pioniere nel portare al di qua delle Alpi il cabaret in stile francese. Negli anni ’70, in seguito allo scioglimento dei Gufi, arrivò il grande successo, grazie a numerose partecipazioni a programmi televisivi, tra cui vale la pena citare il mitico “Portobello”. Nel 1985 costituì l”European Jazz Stars”, un supergruppo che riuniva il gotha del panorama jazz europeo. Nel 1991 collaborò addirittura nella sceneggiatura del film di Pupi Avati “Bix”, ispirato alla figura del jazzista americano Bix Beiderbecke, per il quale curò anche la colonna sonora, insieme al clarinettista Bob Wilber. Il cinema gli ha regalato nel 2006 un’ulteriore soddisfazione, con la vittoria del Globo d’Oro e la nomination al David per la miglior canzone originale per il film di Franco Nero “Forever Blues”. Nel 2011, ha avuto l’onore di rappresentare l’Italia al prestigioso “New Orleans Jazz Heritage Festival”. Tra le sue ultime apparizioni televisive, ricordiamo quella a Sanremo 2010, quando accompagnò Arisa nell’esecuzione di “Malamorenò”.
L’evento, gratuito, è stato organizzato dal dott. Mauro Megaro presidente dell’ Associazione Onlus Oilfa, e da Sabina Fattibene.Il maestro che ha ricevuto in premio la medaglia del Comune di Roma dall’on. Federico Rocca, ha voluto che la serata di festa fosse anche un’occasione benefica: una somma è stata devoluta alla Onlus Oilfa, e verrà utilizzata per ristrutturare il Padiglione Oncologico Pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma.

Il concerto è stato la celebrazione di una carriera incredibile, iniziata a Milano settant’anni fa, quando Lino Patruno muoveva i passi nelle prime jazz band locali. Nel 1964, diede vita assieme a Nanni Svampa, Gianni Magni e Roberto Brivio allo storico “Teatrino dei Gufi”, che fu pioniere nel portare al di qua delle Alpi il cabaret in stile francese. Negli anni ’70, in seguito allo scioglimento dei Gufi, arrivò il grande successo, grazie a numerose partecipazioni a programmi televisivi, tra cui vale la pena citare il mitico “Portobello”. Nel 1985 costituì l”European Jazz Stars”, un supergruppo che riuniva il gotha del panorama jazz europeo. Nel 1991 collaborò addirittura nella sceneggiatura del film di Pupi Avati “Bix”, ispirato alla figura del jazzista americano Bix Beiderbecke, per il quale curò anche la colonna sonora, insieme al clarinettista Bob Wilber. Il cinema gli ha regalato nel 2006 un’ulteriore soddisfazione, con la vittoria del Globo d’Oro e la nomination al David per la miglior canzone originale per il film di Franco Nero “Forever Blues”. Nel 2011, ha avuto l’onore di rappresentare l’Italia al prestigioso “New Orleans Jazz Heritage Festival”. Tra le sue ultime apparizioni televisive, ricordiamo quella a Sanremo 2010, quando accompagnò Arisa nell’esecuzione di “Malamorenò”.

Lino Patruno (Crotone, 1935) ha cominciato la sua carriera nel 1954 nelle prime jazz band a Milano negli anni ’50. Nel 1964 assieme a Roberto Brivio. Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese.
Negli anni ’70, in seguito allo scioglimento dei Gufi, arrivò il grande successo, grazie a numerose partecipazioni a programmi televisivi, tra cui vale la pena citare il mitico “Portobello”. Nel 1985 costituì l”European Jazz Stars”, un supergruppo che riuniva il gotha del panorama jazz europeo.

Nel 1991 collaborò addirittura nella sceneggiatura del film di Pupi Avati “Bix”, ispirato alla figura del jazzista americano Bix Beiderbecke, per il quale curò anche la colonna sonora, insieme al clarinettista Bob Wilber. Il cinema gli ha regalato nel 2006 un’ulteriore soddisfazione, con la vittoria del Globo d’Oro e la nomination al David per la miglior canzone originale per il film di Franco Nero “Forever Blues”.
Nel 2011, ha avuto l’onore di rappresentare l’Italia al prestigioso “New Orleans Jazz Heritage Festival”. Tra le sue ultime apparizioni televisive, ricordiamo quella a Sanremo 2010, quando accompagnò Arisa nell’esecuzione di “Malamorenò”.

Il successo popolare gli venne per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Portobello” con Enzo Tortora. Con Pupi Avati ha scritto la sceneggiatura del film “Bix” che ha rappresentato l’Italia al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la colonna sonora assieme a Bob Wilber. Ha firmato colonne sonore per il cinema e per il teatro. Per anni ha creato e diretto vari Festival del Jazz. Dal 1985 dirige una sua “European Jazz Stars” composta da grandi nomi del Jazz europeo. Nel 2006 ha ricevuto il Globo d’Oro della Stampa Estera, il Premio Fregene per Fellini e la Nomination al David di Donatello per la migliore canzone originale per il film “Forever Blues” prodotto, interpretato e diretto da Franco Nero di cui è anche interprete.
