DI VALENTINO DE PIETRO

 Le spiagge della Sardegna siano luoghi di una bellezza che lascia a volte davvero senza parole. Sabbia bianca, oro e anche rosa, rocce, acqua poco profonda azzurro chiaro che dolcemente diventa blu e una macchia mediterranea profumatissima. Non avete voglia di essere già lì?



Cala Goloritzè, Baunei (Nuoro)
In corrispondenza di capo di Monte Santo, dieci miglia a nord del porto di Santa Maria Navarrese, l’aspro e roccioso litorale, che fino a lì è a strapiombo sul mare, arretra dolcemente verso l’interno, creando una bellissima insenatura. Qui le acque turchesi sgorgano da sorgenti carsiche sottomarine e rocce marmoree modellate dal tempo affiorano dal mare, come l’arco naturale e la celebre guglia di Monte Caroddi, a forma di piramide. Tutto attorno svettano falesie alte 500 metri, ricoperte da macchia mediterranea che profuma l’aria. Alle spalle, una foresta di lecci e corbezzoli. Monumento nazionale protetto dal 1995, è la spiaggia più amata dell’Ogliastr



Cala Mariolu, Baunei (Nuoro)
A nord di Goloritzè un’altra spiaggia da andare a vedere in questa parte della Sardegna è Cala Mariolu, caratterizzata da sassolini simili a confetti, misti alla sabbia. Deve il nome alla foca monaca che, si dice, rubasse il pescato dalle reti dei pescatori provenienti da Ponza, perciò era detta il mariolo (ladro). Il suo panorama colpisce per le tonalità infinite di blu, verde smeraldo e azzurro e per i sassolini che sembrano fiocchi di neve. La falesia che la circonda raggiunge i 500 metri di altezza e cade a picco sull’acqua, rendendola accessibile da terra solo attraverso un impegnativo trekking (per esperti) in mezzo a fitta macchia mediterranea. Il basso fondale è habitat di varie specie. Anche i delfini si intravedono a largo ogni tanto. Fuori dall’acqua, invece, si può avvistare il falco pellegrino e quello della Regina, il cormorano del ciuffo e l’aquila reale.


Su Giudeu, Domus de Maria (Cagliari)
La più bella tra le belle, così dicono alcuni, anche se è difficile scegliere tra le tante spiagge stupende di Chia, rinomata località turistica nel territorio di Domus de Maria. Ma questa sembra davvero un posto della fantasia, talmente è bello. A un centinaio di metri dalla riva c’è anche un isolotto che rende lo scenario ancora più speciale. Alle spalle dell’arenile si distende lo stagno di Spartivento, dove spesso si riescono ad ammirare fenicotteri rosa, insieme ad aironi e folaghe. I suoi bordi sono delimitati da alte (fino a venti metri) e meravigliose dune punteggiate da macchia mediterranea e ginepri secolari. Il fondale sabbioso è basso per decine di metri, ideale per il bagno dei bambini.


Spiaggia Rosa, Budelli La Maddalena (Sassari)
Vicino alla spiaggia del Cavaliere e a Cala di Roto, si può arrivare a questo spettacolo naturale, accompagnati dalle guide del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena. La spiaggia Rosa dell’isola di Budelli, una delle più belle al mondo, deve il nome al colore della sabbia, ricca di piccolissimi frammenti di corallo, granito, conchiglie e gusci di molluschi. La spettacolare colorazione deriva da un microrganismo di colore rosa il cui guscio, una volta morto, viene trascinato a riva, sminuzzandosi per l’azione di acqua e vento. Curiosità? Michelangelo Antonioni, nel 1964 ci ambientò alcune parti del famoso film Deserto rosso. Sull’isola di Budelli abita una sola persona: il custode.


Spiaggia di Solanas, Sinnai (Cagliari)
La spiaggia di Solanas è lunga circa un chilometro e si estende tra il promontorio di Capo Boi, dominato dall’omonima torre spagnola, e un picco roccioso ricoperto di verde mediterraneo. È bagnata da un mare cristallino e scintillante, che riflette sfumature di azzurro e verde smeraldo. La località dista 36 chilometri dalla zona residenziale e la spiaggia è piuttosto ampia. Nel tratto sabbioso ai piedi di Capo Boi si trova anche una duna di sabbia. L’acqua è bassa vicino alla riva e poi diventa rapidamente più profonda e ricca di pesci, che si possono ammirare con maschera e boccaglio. Grazie all’esposizione al vento, è possibile praticare windsurf e kitesurf.


La Pelosa, Stintino (Sassa
Oltre a essere una delle spiagge più belle della Sardegna, è anche una delle più fotografate, sia per la sua sabbia candida e finissima e soffice, sia per la trasparenza dell’acqua bassa per decine di metri, ma soprattutto per lo scenario attorno, fatto di dune ricoperte da ginepri che diffondono nell’aria quel profumo inconfondibile e tipico della Sardegna. La Pelosa è stata nominata più volte miglioe spiaggia d’Italia, spesso tra le prime del Mediterraneo e in Europa, persino nella top ten delle più spettacolari al mondo e così Stintino, che è il paese che ospita questa spiaggia, da borgo di pescatori è diventato una località turistica.



Spiaggia di Tuerredda, Teulada (Sud Sardegna)
Questa spiaggia è una meraviglia della natura, una perla del Sud della Sardegna. Si estende per oltre mezzo chilometro all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, nel territorio di Teulada, nell’estremità sud-occidentale dell’Isola. Per raggiungerla si percorre la panoramica della Costa del Sud. Superato il bivio per Perdalonga, dopo un chilometro dall’alto appare la spiaggia con il suo isolotto che si può raggiungere in pochi minuti a nuoto o in pedalò e dove ci si può fermare per prendere il sole. Grazie alla sua conformazione la spiaggia è riparata dal maestrale e il mare è quasi sempre calmo, perfetto per lunghe nuotate o per fare snorkeling. Il fondale è sabbioso e ricco di fauna marina. Nell’area ci sono diversi servizi, stabilimenti, punti ristoro, noleggi di canoe e pedalò, ampio parcheggio anche per i camper, bar e ristoranti nelle vicinanze.