di Giuseppe De Pietro
Pordenone Fiere presenta Rive 2017, la prima e unica fiera italiana che coinvolge l’intera filiera della vitivinicoltura, dal campo alla cantina, rivolgendosi al mercato nazionale ed internazionale e proponendo
un’offerta formativa di spessore, che approfondirà, una serie di tematiche scelte con l’obiettivo di costruire insieme ai produttori il futuro della vitivinicoltura italiana.
A tal proposito, in questi giorni è stata presentata RIVE, Fiera che si terrà dal 12 al 14 dicembre, il primo e unico appuntamento italiano che coinvolge l’intera filiera del vino, dalla barbatella alla cantina. Si tratta di una
manifestazione fieristica che si terrà a Pordenone Fiere a dicembre, una rassegna internazionale di viticoltura ed enologia “Il futuro della viticoltura italiana si gioca nell’applicazione concreta dei risultati della ricerca scientifica, che ci consente di reagire ai rischi dei mutamenti climatici e, nel contempo, di dare garanzie al consumatore sulla salubrità dei prodotti alimentari”. Lo ha detto Attilio Scienza, professore ordinario all’Università degli studi di Milano e uno dei massimi esperti al mondo di viticoltura, intervenendo a Roma alla presentazione di Rive, la Rassegna internazionale di viticoltura ed enologia che si terrà alla Fiera di Pordenone dal 12 al 14 dicembre in contemporanea con Enotrend, con un ricco programma di workshop e convegni. Rive ed Enotrend sono coordinate da un comitato scientifico, di cui Scienza è presidente.
“L’innovazione genetica e la viticoltura di precisione – spiega Scienza – saranno tra i temi al centro della manifestazione. L’applicazione concreta della ricerca scientifica diventa così chiave di volta per riuscire a dare
alla viticoltura italiana un nuovo futuro, che non sia rappresentato da vini da pochi centesimi alla bottiglia”.
La ricetta, continua, è “partire da una corretta interpretazione della tradizione, concentrando l’attenzione su due nodi cruciali della filiera vitivinicola: le conseguenze del cambiamento climatico e le attese del
consumatore. Per esempio – continua Scienza- il miglioramento della vite, grazie alla decriptazione del genoma, ha aperto una nuova era per l’ottenimento di vitigni resistenti alle malattie crittogamiche”.
È proprio su questa visione, rispettosa della tradizione e fiduciosa nell’innovazione scientifica, che si è mossa Pordenone Fiere Spa nell’organizzazione della manifestazione, con l’obiettivo di contribuire al
cambiamento di paradigma necessario per far crescere la competitività della viticoltura e dell’enologia italiana.
“Rive – commenta Scienza – sarà l’intermediario ideale tra i due estremi: da una parte le proposte del mondo della ricerca, dall’altra le aspettative del mondo operativo”. La manifestazione, internazionale e capace di intercettare tutta la sapienza e scienza italiane nel settore vitivinicolo,
offre alle aziende dell’intera filiera del vino, dal campo alla cantina, importanti possibilità di sviluppo e rappresenta una strategica occasione di supporto per l’industria di settore del Friuli Venezia Giulia e di tutta Italia.“Rive – commenta Pietro Piccinetti, amministratore delegato di
Pordenone Fiere – è un evento verticale, che parte dalla pianta della vite, la barbatella, e dalla sua coltivazione, passando da macchinari, prodotti chimici, attrezzature per arrivare fino in cantina, attraverso presse, vinificatori, tini, botti, lieviti e altri prodotti per la fermentazione,
l’imbottigliamento e l’etichettatura”.”Questa manifestazione – continua Piccinetti – è un progetto unico, che riunisce tutta la filiera di produzione in un solo evento, come succede in Francia per Vinitech o Sitevi. Si tratta di un appuntamento del tutto diverso dagli altri eventi di settore che si tengono in Italia e si propone di colmare un vuoto fieristico, realizzando la
prima vera fiera verticale sulla coltivazione della vite e la produzione del vino”.
RIVE è un appuntamento altamente specializzato: un punto di riferimento per la filiera del vino sia a livello nazionale che internazionale che offre ampia visibilità alle aziende del settore attraverso l’occasione di conoscere
viticoltori, responsabili di aziende di trasformazione semilavorati, vinificatori, cantine private e sociali, enologi, consulenti ed esperti della viticoltura e vinificazione, distributori, addetti ai lavori in generale con
l’obiettivo di creare nuove opportunità di business e sinergie attraverso l’approfondimento di ricerche e tecnologie innovative finalizzate al ottimizzazione della produzione del prodotto finito.
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