di Giuseppe De Pietro
Studi recenti puntano a togliere alla longevità il peso della vecchiaia. I nutrizionisti affermano che il cibo molto frugale è il segreto per rallentare il decadimento fisico-mentale. Già oggi un centenario su cinque non ha malattie
La scienza punta a togliere alla longevità il peso della vecchiaia. I nutrizionisti indicano nel cibo molto frugale la leva per rallentare il decadimento fisico-mentale. Campare ben più di cent’anni e senza mai invecchiare. Questo è l’ambizioso progetto della scienza, eliminare il decadimento fisico-mentale fino in prossimità della morte,
«La vita si è già molto allungata, ma l’ideale è arrivare a 90-100 anni in ottime condizioni di salute e in piena energia. Poi, ecco la fine in pochi giorni o un mese senza soffrire e senza vegetare». Il professor Luigi Fontana spiega anche quale pare il metodo giusto: nella lotta al processo dell’invecchiamento «la leva più potente» si sta rivelando la dieta. Anzi, scientificamente: la “restrizione alimentare senza malnutrizione”.
Dimezzati gli infarti – Studi sugli animali con una dieta ridotta del 30-40 per cento sono in atto da decenni, informa, e nei primati si è visto un calo del 50 per cento sia degli infarti sia dei tumori. «Sottoposti a ricorrenti check up, questi volontari risultano completamente protetti da eventuali patologie cardiovascolari quando il 35-40% di morti in Usa e in Europa sono dovute ainfarto e ictus. Protetti nel senso che hanno un cuore più giovane di 15 anni, niente placche carotidee, colesterolo, glicemia e pressione arteriosa da ragazzetti. E bassissimi altri fattori predittivi di cancro».
La carestia rende giovani -Del resto già oggi il 20 per cento degli ultracentenari non hanno sviluppato alcuna malattia prima dei 100 anni. Li chiamano escapers, come dire gli scampati al male. L’obiettivo del campo di ricerche è che in un veloce domani sia la stragrande maggioranza della popolazione ad arrivare al secolo in pienezza, “scampando” la vecchiaia.
Il fatto che mangiare davvero poco renda la vita più lunga e più sana troverebbe questa spiegazione all’interno della teoria evoluzionistica: in natura era ed è normale che ci siano periodi di carestia per alluvioni, maltempo, devastazioni .… e la natura sa che è meglio non procreare in tempi di carestia, così quando l’animale percepisce che c’è scarsità di cibo, il suo organismo è indotto all’infertilità e al rallentamento dell’invecchiamento. Questo affinché il suo organismo sia ancora giovane e vitale quando, tornato il nutrimento facile, sarà opportuno procreare.
Questa “opportunità” consiste nel disporre di geni migliori così da portare alla specie, alla sua continuazione, nuovi individui sani e forti.
Analizzando le aree del mondo dove il numero dei centenari è superiore alla media è emerso che esistono comportamenti in grado di affrontare nel migliore dei modi l’inesorabile decadimento fisico e mentale del nostro corpo.
Come vivere fino a 100 anni? I 17 segreti indispensabili per la longevità
1- Rafforzare di continuo le capacità cognitive
2- Diminuire drasticamente l’assunzione di zuccheri nella dieta quotidiana
Negli ultimi decenni lo zucchero sta imperversando e abbiamo bisogno di detossificarci. Chi segue una dieta orientale con pochi zuccheri ha una probabilità da 5 a 10 volte minore di sviluppare un cancro rispetto a chi segue una tipica alimentazione occidentale. I tumori dipendono in gran parte dal loro consumo di glucosio, la forma assunta dallo zucchero nel corpo una volta digerito.
3- La pillola magica è l’esercizio
Di recente si è confermata con altri dati una tesi fondamentale: l’esercizio regolare migliora tanti parametri della salute. Che cosa significa esercizio regolare? 150 minuti di attività aerobica moderata o intensa in una settimana (30 minuti per 5 volte oppure per esempio 50 minuti per 3 volte) e due sessioni di 30 minuti di attività anaerobica per la muscolatura.
Per la parte aerobica si può camminare velocemente o correre, nuotare o andare in bicicletta, mentre per la parte anaerobica si possono alzare manubri e bilancieri, oppure impegnarsi nello yoga o con gli elastici sfruttando il peso del corpo.
4- Avere una dieta salutare per il cuore
Immaginate che nella nostra casa vi sia un incendio, che cosa faremmo? Andremo a gettare benzina nel fuoco? Ovviamente no, eppure tanti di noi si comportano così con il proprio cuore. Gli studiosi, illustrano le strategie alimentari per avere un cuore felice: via libera ai vegetali (eccetto l’avocado), ai legumi, ai cereali integrali e alla frutta. Quante volte abbiamo sentito dire che dovremmo avere il colesterolo totale al di sotto dei 200 mg/dl? Esselstyn va oltre sostenendo che il limite dovrebbe essere 150 mg/dl (pochi possono vantare un colesterolo totale di 100 mg/dl e dintorni), infatti nelle nazioni dove questo dato è diffuso le coronaropatie sono rare. Quindi, dobbiamo prestare grande attenzione ai grassi nella nostra dieta, cercando di diminuirli il più possibile.
5- Le relazioni sociali migliorano l’umore e diminuiscono lo stress
Per vivere fino a cento anni è necessario nutrire i rapporti umani e muovere guerra contro la solitudine. Diversi studi scientifici dimostrano quanto sia importante condividere il nostro tempo con gli altri, un modo per alleggerire l’idea che la vecchiaia significhi inutilità e che le società occidentali contemporanee purtroppo coltivano sempre più. Inoltre, scegliere amicizie che diano maggior significato alle nostre vite, come uno studio ha dimostrato, consegue un livello cognitivo più alto fra gli anziani.
6- Bere una tazza di tè verde al giorno
Il tè verde è un concentrato di antiossidanti, fra i quali i bioflavonoidi e i polifenoli, che sono determinanti per contrastare l’invecchiamento cellulare e i radicali liberi. Inoltre le catechine in esso contenute rappresentano, una protezione dal rischio di ictus perché regolano la pressione sanguigna e migliorano la circolazione. Non tutti i tè verdi sono uguali, quindi sarebbe bene scegliere le migliori qualità con le foglie, a discapito dei prodotti commerciali in bustina.
7- Fare attenzione all’Indice di Massa Corporea
L’Indice di Massa Corporea è un dato biometrico da tenere in considerazione per invecchiare serenamente fino a cento anni. Esso è il rapporto fra il peso in chilogrammi e il quadrato dell’altezza in metri. Il risultato si inserisce in una tabella e determina il nostro rischio di mortalità. Il peso ideale dovrebbe essere contenuto fra 18,50 e 24,99. Alcuni studi hanno anche dimostrato che la circonferenza addominale svolge un ruolo primario nella salute della persona, ecco perché un buon IMC dovrebbe sempre avere in tasca anche un metro da sarto!
8- Coccole e amore a iosa
Grazie all’impegno sotto le lenzuola salutiamo le malattie cardiache, diminuiamo lo stress, bruciamo calorie e rinforziamo l’apparato immunitario. Fare spesso l’amore ci permette di avere una vita più sana. Che cosa significa spesso? Fra le due e le tre volte alla settimana beneficiamo di un 30% di miglioria agli anticorpi. In buona sostanza fare l’amore abbassa il tasso di mortalità portandoci dritti verso i 100 anni. Una volta raggiunta un’età che non permette salti arditi come da giovani o addirittura centenari, non dovremmo trascurare che l’intimità delle coccole dona gli stessi benefici, anche se in quota minore rispetto a fare l’amore e vivere una sessualità completa.
9- Non fumare e liberare la casa dal fumo
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha sentenziato che il fumo è la prima causa di morte al mondo, 6.000.000 ogni anno (circa 70.000 in Italia). Ma non va trascurato un altro aspetto: subire il fumo altrui provoca almeno 500.000 morti ogni anno. Perciò la nostra casa dovrebbe essere libera dal fumo. Chi fuma ha un rischio molto più alto di sviluppare 50 gravi malattie, dall’enfisema all’ictus, dal tumore all’infarto.
10- Cucinare il cibo che mangiamo
Una recente ricerca ha stabilito che quanto più cuciniamo il cibo che mangiamo invece che andare al ristorante, tanto più si allungano le nostre aspettative di vita. Per quale ragione? I ricercatori hanno scoperto che la ristorazione tende a salare con troppa facilità i cibi, per renderli saporiti ovviamente. Ma il sale purtroppo è uno dei responsabili dell’innalzamento della pressione sanguigna, il cosiddetto killer silenzioso. Perciò cucinare non soltanto è un’attività divertente ma ci permette di tenere sotto controllo il sale e la qualità dei cibi che ingeriamo tutti i giorni. Siamo quello che mangiamo, anche a cento anni.
11- Ridere di più
Alcuni studi hanno dimostrato che ridere di per sé non allunga la vita, ma se fatto in simbiosi con altri consigli di questo articolo, allora i risultati migliorano notevolmente. Come a dire: il sorriso può potenziare gli sforzi che già facciamo per diventare centenari. La ragione non è ancora chiara ma sembrerebbe che prendere la vita con più leggerezza, magari facendoci una risata, regala un cervello più reattivo e un cuore più sano. Il sorriso permette di vincere i sintomi cardiovascolari delle emozioni negative. Inoltre, fa calare la pressione sanguigna e i livelli di cortisolo.
12- Regolarità nel sonno
Vi sono tre aspetti assai fondamentali della trascrizione genetica: il consolidamento sinaptico, la sintesi delle proteine e la produzione di mielina. Il sonno regolare partecipa in maniera fondamentale a tali processi del nostro corpo. La privazione del sonno, al contrario, compromette l’apprendimento e la memoria. Il consolidamento sinaptico è importante per la formazione dei ricordi e la mielina produce la sostanza bianca nel cervello, indispensabile per l’attività neuronale. Vivere bene significa anche riposare bene, a 20 anni o a 100 anni non cambia.
13- Spazzolare i denti
La buona igiene orale è associata da diversi studi scientifici a un’aspettativa di vita migliore. Infarti, coronaropatie e demenza stanno alla larga grazie anche alla salute dei nostri denti. Perciò oltre a spazzolarli, non dimentichiamo il filo interdentale e la pulizia annuale dal nostro dentista. E una volta anziani quando non avremo probabilmente più i nostri denti? Il principio non cambia, la buona igiene orale previene le infiammazioni, i funghi alle mucose e protegge i denti rimasti dalla carie.
14- Vivere lontano dall’inquinamento
Le famose Blue Zone indicano le aree del mondo nelle quali la concentrazione di centenari è altissima: l’isola di Icaria in Grecia, Nicoya nella provincia di Guanacaste in Costa Rica, Loma Linda in California (in particolare la comunità avventista che lì risiede), le isole di Okinawa in Giappone e in alcuni paesi della provincia di Nuoro in Sardegna. Questi anziani di 100 anni possiedono alcune similarità, fra le quali un’attività fisica costante, un’alimentazione semivegetariana, il consumo di legumi e tutti risiedono in aree a bassissimo inquinamento. Sembrano dati incredibili ma lo smog uccide 15 volte più delle guerre. Come capire se si vive in una zona inquinata?
16- Leggere con attenzione le etichette dei cibi
L’industria alimentare non bada più di tanto alla salute, ma ai profitti. Ecco la ragione per la quale dovremmo abituarci a leggere con serietà le etichette se vogliamo raggiungere i cento anni di vita. Regole comportamenti precise: evitare tutti i coloranti, i conservanti e gli edulcoranti (per esempio E171 è l’alluminio, un colorante, che si usa in alcuni dolci; E252 è il nitrito di potassio, utilizzato per evitare la proliferazione di microrganismi nelle carni; E951 è l’aspartame, un edulcorante che sembra avere effetti cancerogeni). Quando siamo nei supermercati e fra gli scaffali prendiamo qualcosa che ci piace, dovremmo sempre trovare l’etichetta e leggerla: piano piano nel tempo sapremo interpretare ciò che vi è scritto, ne va della nostra salute.
17- Avere una visione della vita
Uno studio dell’Istituto Karolinska di Stoccolma ha coinvolto migliaia di anziani chiedendo loro se avessero una visione delle loro vite per il futuro. Attraverso un’indagine portata avanti negli anni si è scoperto che coloro che la avevano erano più propensi a svegliarsi il mattino di buonumore e con il desiderio di impegnarsi nelle diverse attività quotidiane, allontanando così i parametri negativi di salute fisica e psichica. In altre parole avere uno scopo nella vita aiuta, anche se siamo anziani o molto anziani.
Conclusioni
In definitiva, come vivere fino a 100 anni invecchiando bene è il frutto di casualità e volontà, noi possiamo e dobbiamo concentrarci sul secondo aspetto come se fosse un obiettivo possibile.