di Giuseppe De Pietro

I nostri nonni ci consigliavano che è possibile Curarsi in modo naturale! Quali sono le erbe officinali e gli estratti naturali più efficaci e necessari ? Vediamo come curarsi con le erbe.

Curarsi con le erbe, in modo naturale é una necessità sempre più presente nella nostra società. Un po’ perché “va di moda”, un pò (sopratutto) perchè la medicina ufficiale, quella delle medicine convenzionali, non è poi così sicura e senza controindicazioni se prese a lungo termine. Qui parliamo di come i nostri nonni si curavano utilizzando vari metodi naturali, tra cui le sempre più utilizzate erbe officinali

Le erbe officinali ( o anche medicinali) si intendono quelle piante utilizzate a fini terapeutici, aromatici o per estrazioni ad uso medicinale. Alcune vengono anche chiamate erbe aromatiche, in questo caso si fa un riferimento più specifico andando a richiamare alcune caratteristiche specifiche di quelle piante impiegate per la loro fragranza, profumazione, o nel caso di quelle piante impiegate in gastronomia, per il loro caratteristico “sapore”.
Il settore di maggiore impiego delle erbe officinali é la fitoterapia, una pratica medica antica che si avvale dell’utilizzo di estratti di piante e di erbe per la cura delle malattie, per la prevenzione da queste e il mantenimento della buona salute psicofisica dell’organismo. Le erbe officinali vengono raccolte, lavorate, catalogate e vendute in erboristeria.

Cure naturali
I cosiddetti rimedi naturali sono quei metodi impiegati per “curarsi” che non fanno utilizzo di medicinali o sostanze chimiche ma di metodi e strumenti che inducono la fisiologica guarigione dell’organismo.

Questi metodi possono utilizzare le erbe officinali, gli oli essenziali, tisane e altri metodi fisici come massaggi e agopuntura. Ma anche semplici regole e una dieta alimentare particolare. Nel caso degli oli essenziali, questi possono essere utilizzati in miscele di altri oli e nell’antica pratica dell’ aromaterapia

Curarsi con le erbe
Ora vedremo quali sono i più importanti campi di impiego delle erbe officinali, quali sono i problemi “curati” dopodiché le erbe officinali più note. Prima di dire ciò dobbiamo spendere due parole per una migliore comprensione dell’argomento che tratteremo.

Curarsi con le erbe officinali é una pratica che deve essere fatta sotto sorveglianza medica o con l’ausilio di un erborista qualificato in quanto i prodotti che si vanno ad utilizzare sono naturali, si, ma non totalmente privi di rischi. Alcune erbe officinali possono avere delle limitazioni di utilizzo, alcune sono sconsigliate a persone ad esse allergiche o in stati fisiologici particolari, come ad esempio in gravidanza o in casi di malattie particolari, altre possono interagire con farmaci o con altre cure. Esistono delle controindicazioni che non devono essere sottovalutate, queste sono presenti sulle confezioni dei vari prodotti in commercio.
Un’ altra cosa: la cura per mezzo di metodi naturali, siano esse erbe o altre sostanze non deve trarre in inganno: il rimedio naturale è uno strumento lento e non sempre funzionante (o più precisamente non su tutti allo stesso modo), i tempi inoltre possono rivelarsi anche più lunghi delle aspettative creando una delusione che può trasformarsi, come spesso accade, in scetticismo. La cura naturale ha senso solo in un contesto di prevenzione ed attenzione globale, solo in questo contesto é curarsi con le erbe officinali.

Le erbe più comuni
Acerola: Detta anche Ciliegia delle Indie occidentali, originaria del Centro-America e del Portorico, é una pianta dalla quale si ricava un succo che per successiva concentrazione viene trasformato in estratto concentrato ad altissimo contenuto in complesso vitaminico C. Per questo motivo viene indicata per il trattamento o la prevenzione degli stati febbrili o per risolvere problemi di circolazione del sangue dovuta ad indebolimento delle arterie.

Ananas: ananas e cura della cellulite Deve la sua fama al frutto impiegato come dessert a fine pasto. In fitoterapia trova applicazione grazie al succo estratto dal gambo poiché da questo si ottengono due enzimi a struttura simile caratterizzati da una spiccata attività proteolitica. Questi enzimi, stando ad alcuni studi, sarebbero capaci di digerire in pochi minuti 1000 volte il loro peso di proteine. Per questo viene impiegata nei prodotti dimagranti. La sua azione antiinfiammatoria la rende utile anche per il trattamento della cellulite.

Artiglio del diavolo: Se avete problemi con dolori articolari, mal di testa o mal di schiena, forse questa é l’erba officinale che cercate. E’ una pianta di origine sudafricana che non trova tradizione nel nostro paese in quanto importata dai tedeschi dopo l’invasione della Namibia, luogo di provenienza della pianta.

Bardana: La “lappa”, nome popolare con cui viene identificata la Bardana, é impiegata per trattare le impurità della pelle e come antisettico. Quest’ultima azione sarebbe dovuta alla arctiopicrina, antibiotico attivo contro batteri gram + e funghi.
Avrebbe inoltre attività disinfettanti, cicatrizzanti, drenanti e detossicanti, tutte azioni che giovano al mantenimento del buono stato della pelle.

Betulla: La betulla viene impiegata popolarmente come antireumatico e diuretico. La moderna fitoterapia la indica anche nelle sindromi premestruali.

Biancospino: Alcuni studi recenti avrebbero mostrano che l’attività principale del Biancospino sarebbe individuata a livello del sistema cardiocircolatorio con un reale miglioramento della resistenza allo sforzo. Alcuni dei principi attivi contenuti (flavonoidi e procianidine) sarebbero responsabili di un aumento del flusso sanguigno coronarico.

Carciofo e Cardo mariano: Carciofo e cardo mariano sono erbe entrambe appartenenti alla famiglia delle Asteracee (Composite), entrambe vengono identificate perfettamente nella teoria delle signature. Secondo questa teoria carciofo e cardo mariano vengono indicate per tutta una serie di problematiche legate a fegato e la digestione.
Altre informazioni: Fegato e depurazione.
curarsi con le erbe

Damiana: E’ una pianta tipica della foresta amazzonica utile fondamentalmente come tonico afrodisiaco. Nello specifico viene indicata come afrodisiaco per le donne poichè sarebbe in grado di fare vivere il rapporto in maniera naturale.

Echinacea: Pianta tipica dell’ America del Nord viene impiegata fondamentalmente per la sua azione immunologica, che sarebbe riconducibile per un aumento dei leucociti. Per questo veniva impiegata dagli indiani del nord america per curarsi nel caso di febbre. Oggie viene anche indicata come tonico stimolante generico.
Altre informazioni: Difese immunitarie e influenza.

Fieno greco: Grazie alla presenza di fosforo organico, lecitine, minerali (ferro, calcio e manganese in particolare), vitamine del gruppo B e di proteine ad alto valore biologico il fieno greco viene indicato come stimolante del metabolismo e antianemico. Utile anche nei casi di magrezza.

Fucus e Laminaria: Sono alghe molto impiegate nei prodotti dimagranti grazie allo iodio, contenuto sia in forma inorganica. a queste alghe viene attribuita un’azione diagrante dovuta ad un aumento del metabolismo basale dal quale sarebbe favorito il ricambio e pertanto un’azione dimagrante. La laminaria contiene una quantità circa 10 volte maggiore del Fucus.

Glucomannano: il Glucomannano é una fibra alimentare non assimilabile e di apporto calorico praticamente nullo, nell’intestino crea una gelatina che sarebbe in grado di assorbire grandi quantità di acqua. In questo modo crea un senso di sazietà che previene i pasti abbondanti

Maca La maca viene considerato il viagra naturale. Più precisamente dovrebbe essere considerato nella categoria degli afrodisiaci naturali senza pretendere di curarsi nel caso di vere proprie malattie come l’ impotenza, come purtroppo spesso accade.

Melissa: Secondo la teoria delle signature la Melissa è pianta di Venere per eccellenza, cioè pianta medicinale per i disturbi femminili. La tradizione popolare consiglia infatti la Melissa per trattare una serie di problemi tipicamente femminili: ansia, disturbi gatrici, disturbi premestruali.

Perilla: Poco conosciuta in Italia, la perilla viene impiegata favorevolmente nel trattamento di sindromi causate dall’ allergia.

Serenoa: Ereditata dalla tradizione nord americana, la serenoa viene impiegata per tutta una serie di problematiche a livello dell’apparato genitale (ipertrofia prostatica, afrodisiaco, aumento della fertilità [nelle donne]) e anche nella caduta dei capelli. Esistono estratti medicinali titolati in liposteroli impiegati con successo.

Soja (isoflavoni) Se siete donne sui 50 anni e soffrite di vampate di calore, sudorazione notturna, insonnia e stati di ansia, siete in menopausa. Gli isoflavoni della soia vengono impiegati proprio per alleviare questi sintomi.


Tribulus: Viene considerato tonico ed energizzante, impiegato quindi prevalentemente come afrodisiaco o negli sportivi.

The verde: L’azione antiossidante dei ponifenoli contenuti rende il the verde un ottimo antiossidante. Viene inoltre impiegato nei prodotti dimagranti in quanto capace di bruciare le calorie.

Uncaria: Non è molto famosa in Italia in quanto appartiene alla tradizione sud americana. Viene impiegata come immunostimolante, con azione antivirale e antiinfiammatoria.

Uva ursina: Viene impiegata tradizionalmente per il benessere delle vie urinarie: glucosidi idrochinonici contenuti sono i componenti responsabili dell’attività disinfettante che viene esplicata dalla uva ursina.

Valeriana: Viene considerata il sonnifero naturale per eccellenza, esistono infatti anche specialità medicinali di valeriana estratto secco altamente concentrati in principi attivi.
Altre informazioni: Dormire bene.