di Giuseppe De Pietro
Incredibili isole di soli animali. La popolazione umana è cresciuta esponenzialmente negli ultimi decenni. Abbiamo distrutto gli habitat naturali di molti animali per creare città, industrie e business. Il numero di specie in grave pericolo di estinzione è in aumento, ed è ora che facciamo del nostro meglio per proteggerle. In una situazione del genere, è bello sapere che ci sono alcuni luoghi nel mondo dove gli animali vagano liberamente senza alcun pericolo. Vi vogliamo allora portare su 10 isole dove gli animali hanno prevalso sull’uomo.
1. L’isola di Santa Catalina ospita oltre 150 bisonti che vivono lì da quando una troupe cinematografica ne portò 14 per un film nel 1924 per poi lasciarli lì. Non solo sopravvissero ma allargarono anche la loro popolazione
Santa Catalina è una piccola isola in California lunga appena 35 km e larga 13. L’isola ospita un gran numero di bisonti. Nel 1924, una troupe cinematografica importò 14 bisonti per girare un film sull’isola. Il film si chiamava The Vanishing American, e apparentemente, le scene con i bisonti vennero perfino tagliate nel montaggio finale. A causa delle alte spese di trasporto, l’equipaggio decise di lasciare i bisonti sull’isola piuttosto che riportarli sulla terraferma. Oggi, la mandria di bisonti conta circa 150 individui.
2. Un’isola disabitata delle Bahamas ospita una popolazione di maiali davvero unici. Si pensa che questi maiali da spiaggia siano stati lasciati dai marinai che avevano in programma di tornare e mangiarli, oppure potrebbero essere sopravvissuti ad un naufragio.
Comunemente conosciuta come “Pig Beach” (Spiaggia dei Maiali), l’isola disabitata di Big Major Cay Island ad Exuma, nelle Bahamas, brulica di adorabili maiali selvatici. I maiali vivono sull’isola, che è circondata da una secca dove questi animali amano trascorrere le loro giornate. Si ritiene che i maiali siano stati lasciati lì da alcuni soldati con l’intenzione di tornare indietro e trasformarli in cibo. I soldati non tornarono mai e i maiali aumentarono di numero, facendo dell’isola la loro casa.
Secondo un’altra storia, i maiali sono in realtà naufragati. In qualche modo sono riusciti a nuotare verso l’isola e sono sopravvissuti. Mentre una leggenda dice che i maiali sono fuggiti da un’insenatura situata nelle vicinanze, l’altra dice che i maiali sono stati introdotti esclusivamente per scopi turistici. Qualunque sia la storia di questi maiali, sicuramente hanno attirato un gran numero di turisti sull’isola.
3. I gatti sull’isola giapponese di Tashirojima sono più numerosi delle persone che vi abitano, con un rapporto di sei a uno. Ci sono solo 100 persone e più di 600 gatti.
Nella piccola isola giapponese di Tashirojima, la popolazione umana è di appena 100 individui, ma quella dei gatti è di circa 600, sei volte il numero degli esseri umani. Questa dominazione felina risale alla metà del XVIII e al XIX secolo. In quel periodo, i residenti dell’isola allevavano i bachi da seta per tessere le stoffe e usavano i gatti per impedire ai topi di mangiare i bachi da seta.
I gatti venivano costantemente nutriti dai pescatori e la loro popolazione continuava ad aumentare. C’è persino una leggenda secondo la quale i pescatori iniziarono a considerare i gatti come portafortuna e costruirono un santuario per loro. Oggi l’isola è meta dei turisti amanti dei gatti. In tutta l’isola ci sono numerose cabine a tema sui gatti e a forma di gatto dove i visitatori possono passare la notte. Altra nota interessante: i cani sono banditi dall’isola per aiutare i gatti a prosperare e a vivere una vita senza stress.
4. I veri proprietari dell’isola disabitata di Assateague non sono umani ma dei pony selvatici che vagano liberamente per le spiagge. Alcuni dicono che sono sopravvissuti ad un naufragio i cui resti si possono ancora trovare sotto le sabbie delle spiagge.
L’isola di Assateague è un’isola disabitata negli Stati Uniti la cui parte settentrionale si trova nel Maryland mentre la parte meridionale si trova in Virginia. L’isola ospita una rara razza di cavalli dal 1600. Conosciuti come “pony Chincoteague”, questi cavalli sono protagonisti di una leggenda che spiega la loro presenza sull’isola. La leggenda dice che sono sopravvissuti a dei naufragi spagnoli. Ma gli esperti ritengono che sia più probabile che siano stati lasciati sull’isola da coloni che stavano cercando di sottrarsi alle leggi e alle tasse sul bestiame nel 17° secolo. Oggi sull’isola vivono circa 300 pony e circa 1.000 pony Chincoteague si trovano fuori dell’isola, acquistati o catturati da allevatori privati.
I pony Chincoteague sono più piccoli di statura rispetto ai cavalli della terraferma a causa dell’habitat e della dieta sull’isola. Inoltre, si è verificata nel tempo l’introduzione di razze diverse combinata con incroci incontrollati, che hanno portato alle caratteristiche che vediamo oggi in questi pony.
5. Soprannominata “Isola dei cervi”, Miyajima è un’isola del Giappone abitata da oltre 1.000 cervi Sika. I cervi si aggirano nei santuari storici dell’isola e si trovano vicino all’iconica e sacra Porta Torii. Sono molto amichevoli e accettano il cibo dai visitatori.
Miyajima, in Giappone, è forse l’unica isola al mondo dove cervi e umani amano vivere fianco a fianco. Secondo il folclore locale, i cervi di Miyajima erano considerati sacri e adorati come messaggeri di Dio. Ancora oggi molti cervi si aggirano attorno alla Porta Torii, il punto di riferimento più importante nel Santuario di Itsukushima.
Il cervo di Miyajima interagisce liberamente con i turisti. La maggior parte di questi cervi vive nel parco Nara, di 200 ettari, che ha un numero di santuari e lanterne di pietra sparsi in giro. Nel 2016 c’erano più di 1200 cervi sull’isola.
6. Quattro specie di pinguini abitano Macquarie Island, un territorio antartico australiano in Tasmania. L’isola ospita circa 4 milioni di pinguini e solo una decina di umani.
Macquarie Island è un’isola sperduta del territorio antartico australiano della Tasmania. L’isola pullula di uccelli marini che hanno fatto dell’isola la loro casa. Pinguini, procellarie e albatros sono le principali specie riproduttive.
Ma gli uccelli più diffusi sull’isola sono i pinguini, in quattro specie. Il pinguino reale è endemico dell’isola ed è la loro unica casa. Ha una popolazione di circa 850.000 individui. Le altre specie di pinguini includono i re pinguini con una popolazione di 100.000, i pinguini Gentoo e i pinguini saltarocce. Il governo dell’Antartide ha stimato che il numero di pinguini sull’isola sia di circa 4 milioni.
Quasi 100 anni fa, questi pinguini venivano uccisi per produrre olio per lampade. Ciò aveva ridotto la popolazione da 3 milioni di pinguini a soli 4.000. Nel 1919 questa pratica fu bandita, e i pinguini sono stati in grado di recuperare la loro popolazione. Inoltre, c’è un programma in corso che rimuove i predatori da questa isola nel caso in cui siano visti minacciare l’esistenza dei pinguini.
7. Circa 6.000 foche popolano l’isola di Duiker in Sud Africa, e non ci sono persone sull’isola. Conosciuta anche come “isola delle foche”, questa terra dell’area di un ettaro è costituita per lo più da rocce e ospita diverse specie di animali selvatici, tra cui i pinguini africani.
L’isola di Duiker in Sud Africa ospita una delle più grandi colonie di foche. Queste adorabili creature hanno fatto dell’isola rocciosa la loro casa. Ci sono circa 6.000 foche che vivono sull’isola, che è stata ribattezzata “isola delle foche”, e si possono vedere prendere il sole sdraiate sulle rocce.
Traghetti e barche portano regolarmente i visitatori ad ammirare le foche. Durante la stagione della riproduzione, intorno ad aprile, si possono vedere piccole adorabili foche accoccolate vicino alle loro mamme o mentre imparano a nuotare.
8. L’isola brasiliana di Queimada Grande ospita un serpente per metro quadro. I serpenti presenti sono della specie ferro di lancia dorato un crotalo trai i più velenosi e mortali del mondo.
Ilha da Queimada Grande è un’isola piena di velenose vipere. Si trova al largo della costa brasiliana nell’Oceano Atlantico e ospita una specie di serpenti velenosi in pericolo di estinzione, il Bothrops insularis o la vipera ferro di lancia dorato.
Decenni fa, l’isola era collegata alla terraferma tramite una striscia di terra, ma con l’innalzamento del livello del mare questa massa di terra di collegamento è andata sott’acqua e l’isola è stata completamente tagliata fuori dalla terraferma. Di conseguenza, i serpenti restarono bloccati sull’isola. I serpenti si sono adattati rapidamente al loro nuovo ambiente, moltiplicandosi in modo aggressivo e rendendo l’isola pericolosa l’uomo.
Oggi l’isola è chiusa al pubblico per proteggere sia gli umani che i serpenti, sono ammessi solo pochi ricercatori e la Marina brasiliana.
9. L’isola di Ōkunoshima in Giappone era un tempo un sito di produzione di armi chimiche, una struttura molto segreta durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi è piena di conigli e le è stato per questo dato il nome di “Isola dei conigli”. Alcuni sospettano che i conigli siano discendenti delle cavie usate nella fabbrica, ma l’account ufficiale dice che degli scolari li hanno introdotti sull’isola nel 1971.
Conosciuta anche come Usaga Jima (“Isola dei Conigli” in italiano), quest’isola giapponese è un paradiso per gli amanti di questi graziosi animali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’isola era un sito di ricerca e produzione di armi chimiche, fu tenuta segreta durante la guerra e non apparve su nessuna mappa giapponese. La situazione è abbastanza diversa oggi. I turisti affollano l’isola per dare un’occhiata alle centinaia di conigli che hanno reso l’isola la loro casa.
Come i conigli siano finiti sull’isola è ancora un mistero. Alcuni credono che potrebbero essere stati usati come cavie durante la guerra e che, dopo la guerra, i lavoratori potrebbero aver liberato i conigli rimasti. Ma secondo Ellis Krauss, un professore di politica giapponese, nessuna cavia sopravvisse dopo la guerra. Krauss crede che i conigli siano discendenti di otto conigli introdotti nell’isola nel 1971 dagli alunni di una scuola.
Senza predatori naturali come cani e gatti, i conigli sull’isola si moltiplicano in modo aggressivo e oggi ci sono circa 1.000 i conigli che girano per l’isola.
10. La minuscola isola di Natale in Australia ospita circa 30 milioni di granchi. Una volta all’anno, milioni di granchi adulti viaggiano dalle foreste fino al mare, per riprodursi, e lo spettacolo è strabiliante.
L’isola di Natale ospitava una volta circa 43,7 milioni di granchi adulti, da 0,09 a 0,57 granchi rossi adulti per metro quadrato. Ma negli ultimi anni, l’introduzione di una formica particolare, la formica pazza gialla, ha ridotto la popolazione dei granchi a circa 30 milioni. Per gran parte dell’anno, i granchi possono essere trovati disseminati nelle foreste. Ma una volta all’anno succede qualcosa di incredibile: milioni di granchi escono dalle foreste e vanno verso l’oceano per la stagione riproduttiva.
La migrazione avviene tra ottobre e dicembre e i granchi di tutta l’isola si dirigono verso l’oceano. I granchi maschi raggiungono per primi le rive e scavano le tane. Le femmine raggiungono successivamente le coste e avviene così l’accoppiamento nelle tane o accanto ad esse. Dopo l’accoppiamento, i maschi tornano nelle foreste mentre le femmine restano nella tana per circa due settimane, per deporre le uova. Una volta terminato il periodo di incubazione, le femmine lasciano le uova nell’oceano, soprattutto durante l’alta marea dell’ultimo quarto di luna.
Le femmine tornano nella foresta, mentre le larve trascorrono da tre a quattro settimane nell’oceano, tornano poi sulla terraferma come giovani granchi.
Foche, serpenti e gattini: e tante altre isole dove abitano solo animali
Sono diverse nel mondo le isole che non solo portano il nome di specie animali, ma dove gli animali sono più numerosi degli esseri umani Isole animali, nel nome e nella popolazione. Seal Island (l’Isola delle Foche) è una piccola isola localizzata nella parte nord di False Bay, in posizione centrale, a circa 5,7 chilometri dalla costa, vicino Città del Capo in Sudafrica. È alquanto famosa per le interazioni che vi hanno luogo fra il grande squalo bianco e l’otaria ordina. L’isola prende il nome proprio dalle otarie – fino a 75mila – che qui vengono a riprodursi in gran numero ed ospita anche una piccola colonia di pinguini africani e alcune specie di cormorano. La zona di Seal Island è una delle poche al mondo nelle quali si possono osservare grandi squali bianchi che cacciando le otarie spiccano letteralmente il volo, uscendo anche col corpo intero dall’acqua, brandendo fra le mascelle le loro prede. Questo comportamento ha portato i ricercatori che hanno studiato il fenomeno a ribattezzare gli squali bianchi della zona come “Air Jaws” (e chissà forse a ispirare gli autori di Sharknado).
Con il passare del tempo, la popolazione felina è diventata un’attrazione turistica che ogni anno fa sbarcare curiosi e animalisti diventando per i gatti una fonte di sostentamento. A questo si aggiunge che nel menù locale vi sono ostriche e sushi e la visita lega delizia del cuore e del palato. C’è un divieto a Tashirojima: i cani che, ovviamente, non sono ben accetti. Aoshima è l’altra “isola dei gatti” in Giappone stante la popolarità dei felini domestici nella cultura locale che ritiene portino fortuna a chi si prende cura di loro.