di Maria Giovanna Blandini
Derivano dalla pratica di una agricoltura piu’vicina alla natura, che esclude completamente
l’uso dei prodotti di sintesi, i prodotti chimici.
Quando mangiamo una mela lucida e grande, pensiamo all’appagamento degli occhi, ma
veniamo distratti cosi’ dal pensiero di quali prodotti chimici sono stati usati per farla crescere
abnormemente (fertilizzanti chimici), da quali altri prodotti chimici sono stati usati per evitare
che divenisse banchetto per insetti (insetticidi), quali altri siano stati usati per renderla lucida (cere).
Nell’agricoltura biologica per la crescita della nostra mela o uva ecc., viene utilizzato fertilizzante
organico, naturale, come facevano i nostri nonni, per combattere le infestazioni si utilizzano altri
insetti innocui per l’uomo, ma nemici dei parassiti e dopo la raccolta, forse sara’ meno lucida, ma
potremo addentarla tranquillamente con la buccia.
Il miglioramento e il recupero della biodiversità nell’ambito dell’ecosistema agrario, ottenuto
attraverso la conservazione o il reimpianto di siepi, boschetti, piccoli specchi d’acqua, fasce di
rispetto, è un altro grande alleato dell’agricoltore biologico, che utilizza sempre mezzi meccanici
appropriati, di ragionevole potenza, e opera le minime lavorazioni del suolo (es. aratura poco
profonda, semina su sodo), per preservarne ed incrementarne la presenza di sostanza organica.
In agricoltura biologica è naturalmente vietato l’utilizzo di sementi od organismi gene-ticamente
modificati. nuovi consumi L’agricoltura biologica comprende e asseconda la natura. Rifiuta le
soluzioni offerte dalla chimica e dalla genetica e chiede ai produttori responsabilità ecologica e
professionalità; punta all’alta qualità, alla conservazione d’ogni preziosa risorsa, alla
salvaguardia ambientale e al benessere degli animali; rispetta, insomma, le legittime esigenze di
produttori e consumatori. Tutti obiettivi che stanno trovando rilevanti consensi: tanto è vero
che, nell’ultimo decennio, il biologico è cresciuto considerevolmente, sia a seguito dei cambiamenti
imposti dai nuovi modelli di consumo dei cibi, sia anche per una maggiore, generale sensibilità
ambientale ed attenzione alla salute. Il settore è dunque in costante progressione, ed anzi la
richiesta supera ormai l’offerta, in Italia come in Europa e in altre contrade del mondo.
Europa e in altre contrade del mondo.