di Giuseppe De Pietro

E’ stato presentato alla CIA Il libro “Food in Italy” dedicato a brand, prodotti, servizi, imprese e territori italiani e all’eccellenza che essi esprimono, quale ricchezza distintiva e strategica, in un’ottica di sviluppo sostenibile e benessere delle persone, nel confronto con gli altri paesi ed i trend internazionali.
L’Autrice Simonetta Pattuglia è docente di Marketing, Comunicazione e Media e Advanced Marketing, Coordinatrice dell’Indirizzo Marketing & Sales nel Corso di Laurea Business Administration; Direttrice del Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media e del Master in Marketing e Management dello Sport; Curatrice di Food, Wine e Co., Università di Roma Tor Vergata, Autrice del podcast Cibo del futuro (11/2022), Serie Generazioni in ascolto, Chora Media, Open Spotify. Ha scritto oltre cinquanta pubblicazioni nazionali e internazionali.

Con il titolo “Food in Italy” che riguarda agroindustriale ed enogastronomico è stato presentato presso la la CIA nella Terrazza dell’Auditorium “Giuseppe Avolio” a Roma. Durante la presente c’erano altre il Presidente Nazionale della Cia, Cristiano Fini, esperti e manager del comparto. Sono intervenuti inoltre: Paolo Cuccia, presidente Gambero Rosso; Stefano Ricci, managing Director Acqua Filette; Rodolfo Maralli, presidente Banfi Srl; Massimo Monti, Presidente del Consorzio il Biologico Soc. Coop., direttore Area Agroalimentare San Patrignano. L’incontro è stata un’occasione per riprendere alcune delle tematiche affrontate in “Food in Italy”Il settore industriale ed enogastronomico, partendo dal settore industriale ed enogastronomico italiano e la sua incredibile ricchezza, al centro del manuale. E’ intervenuto anche il presidente nazionale Cristiano Fini che hafornito una panoramica dei cambiamenti in atto e lo stato dell’arte complessiva della industria. Accademici, imprenditori, manager e professionisti hanno approfondito la loro visione sul futuro, con l’obiettivo di condividere il loro punto di vista in ottica di business, marketing e comunicazione. Casi di stili di vita, salute e benessere individuale e collettivo, prodotti e servizi, territorio, governo di processi globali e nuove attività di marketing e comunicazione, sono stati trattati nella serata.

Il volume, edito da Guerini e Associati, spazia dalle sfide e tendenze globali – tra cambiamento climatico, scelte sostenibili e attività di marketing e comunicazioni nel settore agroalimentare ed enogastronomico – a pagine dedicate a tracciare una panoramica su come i sistemi alimentari siano uno degli strumenti più potenti nel plasmare il benessere di una nazione. Inoltre, approfondisce l’intersezione tra tematiche apparentemente distanti come cibo, nutrizione e politica, ma anche ponti tra diverse culture alimentari e uno sguardo sul futuro del settore, senza tralasciare un momento di analisi del sistema agroindustriale tra privato e pubblico, dimensione nazionale e dimensione locale, tradizione e innovazione, tra sinergie, nuove sfide e case history specifiche. Quattro capitoli, editi da Guerini e Associati, in cui trovano spazio case history significative nazionali e internazionali e il racconto di aziende che hanno saputo trasformare le proprie caratteristiche uniche in vantaggi competitivi, contribuendo così a costruire una solida “dorsale italiana” nel settore.E ancora la povertà alimentare, le pratiche di marketing scorrette, il tema dell’agricoltura sociale, importante strumento di inclusione e valorizzazione della diversità, e vengono introdotti nuovi concetti come quello della filiera alimentare. Nel libro viene pertanto analizzato il sistema agroindustriale italiano pubblico e privato in relazione con i territori ed i casi aziendali innovativi e sostenibili, con focus nell’ambito di marketing e comunicazione di prodotti e imprese e dei benchmark innovativi in ambito nazionale ed internazionale.

Il settore agroindustriale ed enogastronomico deve oggi necessariamente integrarsi con le attività di marketing, comunicazionali e mediatiche che si costruiscono intorno al cibo e ai suoi protagonisti: brand, prodotti, servizi, imprese, territori. Le eccellenze italiane, con la loro ricchezza distintiva e strategica, devono confrontarsi con gli altri paesi e i trend internazionali, in un’ottica di sviluppo sostenibile e di benessere. Una letteratura di impresa percorsa dal fil rouge di casi studio di aziende e realtà che costituiscono una vera e propria «dorsale italiana» dell’agroalimentare. Il settore del Food in Italy si colloca all’interno di una serie di dinamiche nazionali e internazionali in continua evoluzione in cui intelligenza artificiale e altri elementi di innovazione tecnologica e digitale diventano un’opportunità, così come l’internazionalizzazione e l’aggregazione e collaborazione tra imprese; anche tematiche come sostenibilità economica, sociale e ambientale, uno dei temi centrali del libro, così come l’esigenza di adottare strategie di marketing e comunicazione efficaci per pensare e gestire innovazioni di prodotto e servizio, nonché raccontare le storie di successo delle aziende italiane, per promuovere il patrimonio agroalimentare e il cambiamento nel settore, l’importanza di un consumo responsabile e della necessità di politiche e campagne informative capaci di valorizzare proprio i prodotti sostenibili.

“I dati e le riflessioni contenute nel libro testimoniamo il costante movimento del settore. Il settore agricolo è cresciuto a un tasso quattro volte superiore a quello del Pil (+2,2% contro +0,5%) e quest’anno sta mostrando ulteriori passi avanti con un incremento complessivo del 2,2% a 74, 6 miliardi di euro (Istat). In Italia ci sono oggi più di 1,1 milioni di aziende agricole con circa un milione di lavoratori e più di 90 mila operatori biologici per 84 mila imprese, ulteriore dato che conferma una crescita costante. All’export si deve gran parte dell’ottimo andamento del settore agroalimentare che, con un balzo del 7,5% sul 2023, ha sfiorato la soglia dei 70 miliardi di euro. L’industria agroalimentare ha esportato merci per quasi 60 miliardi; di questi, circa il 60% (pari a circa 19,5 miliardi di euro), proviene dall’Europa, che è il principale mercato di riferimento per il Made in Italy agroalimentare. Tra i primi partner commerciali Germania e Francia, poi gli Stati Uniti (Ismea)”.

E nel turismo, che nel libro ha un ruolo fondamentale, specialmente quello enogastronomico: “nel sistema economico italiano ha un ruolo molto importante ed è una delle tipologie di turismo preferite di italiani e stranieri: permette di esplorare le tradizioni culinarie e vitivinicole e di immergersi nelle peculiarità culturali di un territorio, elemento fondamentale che determina l’identità dei diversi prodotti italiani. Non una degustazione, ma un viaggio attraverso le pratiche agricole, le tecniche di produzione artigianale e la storia delle comunità locali – prosegue la professoressa – Specialmente negli ultimi anni, il numero degli italiani che hanno viaggiato e hanno usufruito di servizi enogastronomici è in costante crescita; questo spinge sempre più aziende a sviluppare investimenti dedicati. Per questa ragione, un aspetto importante è la necessità di una maggiore digitalizzazione nel settore: molte strutture non comunicano i propri servizi o non curano aspetti ormai basici come il sito web e i social network, fondamentali per “essere trovati” e per l’acquisizione di lead, perdendo potenziali clienti. La facilità di reperire informazioni e prenotare è cruciale, quindi, così come la gestione delle recensioni online”.

Il settore agroindustriale ed enogastronomico deve oggi necessariamente integrarsi con le attività di marketing, comunicazionali e mediateche che si costruiscono intrrno al cibo e a i suoi protagonisti: brand, prodotti, servizi imprese, territori. Le eccellenze italiane, con la loro ricchezza distintiva e strategica, devono confrontarsi con gli altri paesi e i trend intrnazionali, in un’ottica di sviluppo sostenibile e di benessere. Una letteratura di impresa percorsa dal fil rouge di casi studio di aziende e realtà che costituiscono una vera e propria “dorsale italiana” dell’agro-alimentare.